Sotto la lente della politica, la questione della fascia tricolore ha assunto connotazioni che poco hanno a che fare con il simbolo stesso e molto di più con gli atteggiamenti e le intenzioni dei protagonisti coinvolti. La reazione del nuovo sindaco è stata immediata e diretta, una risposta all’incalzare insistente da parte di Dal Medico, un comportamento che ha generato confusione e addirittura indignazione tra gli spettatori.La sindaca Katharina Zeller si è affrettata a chiarire la propria posizione, affermando che non era la fascia tricolore l’oggetto principale di contesa, ma piuttosto il modo in cui veniva imposto. Ha aggiunto che il progetto della sua amministrazione mira a superare le divisioni linguistiche e culturali, dimostrando ciò con azioni concrete.Secondo quanto riportato da Zeller, durante la cerimonia di insediamento si era scelto di utilizzare un medaglione rappresentante il territorio comune, entrambi i gruppi linguistici e i nuovi cittadini del Comune di Merano. Tuttavia, Dal Medico ha insistito nel voler imporre la fascia tricolore, nonostante le richieste ripetute della sindaca affinché lasciasse cadere l’idea.La situazione è degenerata ulteriormente quando Zeller ricorda che Dal Medico si è espresso in modo inaccettabile, dicendole “tu adesso fai e obbedisci”. La sindaca ha ammesso di essere stata colpita sia dal tono aggressivo utilizzato da Dal Medico che dalla mancanza di rispetto per le sue sensibilità.La vicenda è stata ulteriormente commentata dall’alleato Antonella Costanzo, il quale l’ha definita una “micro-aggressione machista” commessa contro una giovane donna in un momento di grande entusiasmo e gioia.
Merano, politica e simboli: la questione della fascia tricolore degenera in episodio di indipendenza.
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