La devastazione che si è abbattuta su Metaponto Alento ha impresso un solco profondo nel tessuto sociale e ambientale di una terra ricca di storia e di potenzialità turistiche.
Il presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, insieme al viceprefetto Luciana Gai, alla sindaca Francesca Matarazzo, al consigliere Nunzio Gallotta, alle rappresentanze delle forze dell’ordine e della Protezione Civile, ha presieduto una riunione urgente per valutare i danni e coordinare gli interventi di emergenza.
Un’assemblea che non si è limitata a un mero punto della situazione, ma ha voluto trasmettere un messaggio di speranza e di impegno verso la comunità colpita.
L’incendio, alimentato da venti impetuosi e temperature elevate, ha lasciato dietro di sé un paesaggio ferito: ettari di macchia mediterranea inceneriti, strutture ricettive ridotte in cenere, una pineta secolare gravemente compromessa.
Sebbene il primo bilancio fortunatamente non registri vittime, i feriti e il trauma subito dagli abitanti di Bernalda e Metaponto rappresentano una ferita aperta che richiede un’attenzione costante e un sostegno concreto.
La ricostruzione non sarà semplice né rapida.
Va oltre la mera riparazione fisica delle strutture; implica la ripresa di un senso di sicurezza e di fiducia nella capacità di affrontare le avversità.
La resilienza, quella forza intrinseca che consente alle comunità di rialzarsi dopo le catastrofi, sarà la chiave per superare questo momento difficile.
La Provincia di Matera si impegna a fornire un supporto tempestivo e mirato, non solo attraverso risorse economiche, ma anche attraverso l’attivazione di programmi di assistenza psicologica e sociale per le famiglie colpite.
È prematuro, e improprio, addentrarsi in un giudizio sommario sulle cause dell’incendio.
Le indagini sono in corso e le forze dell’ordine hanno il compito di accertare le responsabilità, escludendo o confermando ipotesi dolose.
Qualora si trattasse di un atto doloso, si tratterebbe di un gesto abietto e inaccettabile, che colpirebbe nel segno più vulnerabile di una comunità già provata.
Il presidente Mancini ha sottolineato con forza la necessità di evitare polemiche e di concentrare gli sforzi sulla gestione dell’emergenza e sulla pianificazione della ricostruzione.
Un ringraziamento sentito è stato rivolto a tutti coloro che si sono prodigati, e continuano a farlo, con dedizione e professionalità: i Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine, la Protezione Civile, i volontari.
Il loro impegno disinteressato rappresenta un esempio di solidarietà e di umanità che merita ammirazione e riconoscimento.
La ricostruzione di Metaponto non sarà solo una sfida per le istituzioni, ma un’opportunità per ripensare lo sviluppo del territorio, adottando politiche più sostenibili e resilienti, capaci di proteggere il patrimonio naturale e culturale e di garantire un futuro prospero per le comunità locali.
È un momento di riflessione profonda, un invito a rafforzare il senso di appartenenza e la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, per costruire insieme un futuro di speranza e di rinnovamento.