mercoledì, 4 Giugno 2025
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Michele Di Bari, cittadinanza onoraria a Vico del Gargano: un modello di impegno civile.

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Il Consiglio Comunale di Vico del Gargano ha celebrato ieri una figura di riferimento per l’amministrazione pubblica, conferendo la cittadinanza onoraria al prefetto di Napoli, Michele di Bari. La decisione, assunta in una seduta dedicata esclusivamente a questo riconoscimento, riflette un profondo apprezzamento per il suo percorso professionale e il contributo significativo apportato al territorio, sia in passato che con il ruolo attuale.La motivazione ufficiale, redatta con toni solenni, lo descrive come un punto fermo nelle avversità, un leader capace di orientare con fermezza verso obiettivi condivisi, guidato da un’etica impeccabile e da una fede incrollabile nei valori che dovrebbero animare ogni azione amministrativa. Riflessioni condivise anche dall’amministrazione locale. Il sindaco Raffaele Sciscio ha sottolineato come l’esperienza del prefetto di Bari, maturata in ruoli chiave della Prefettura di Foggia, come capo di gabinetto e viceprefetto, abbia lasciato un’impronta duratura nell’approccio all’amministrazione pubblica del Gargano. Un esempio di dedizione al bene comune, ispirato alla correttezza e alla trasparenza, che ha influenzato positivamente l’operato di molti amministratori locali.Il percorso di Michele di Bari non si limita all’esperienza nella pubblica amministrazione provinciale. Il suo impegno civico si estende a ruoli di responsabilità a livello locale, come sindaco di Mattinata e segretario comunale delle isole Tremiti, testimoniando una profonda radicata appartenenza al territorio e una costante volontà di servire la comunità.Un episodio emblematico del suo impegno, citato dal sindaco Sciscio, è legato al ruolo di commissario straordinario a Vico del Gargano. In un momento cruciale per il comune, il prefetto ha promosso una deliberazione volta a sollecitare la Regione Puglia per l’inclusione di Vico del Gargano nel piano ospedaliero regionale, dimostrando una capacità di visione strategica e un’attenzione concreta ai bisogni della popolazione. Questa iniziativa, e altre simili, testimoniano la sua volontà di agire in prima persona per risolvere problematiche complesse e garantire servizi essenziali alla collettività. L’onorificenza, dunque, non è solo un riconoscimento personale, ma un tributo a un modello di amministratore pubblico che ha saputo coniugare competenza, integrità e dedizione al servizio della comunità, lasciando un’eredità preziosa per le future generazioni.

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