L’incidente, avvenuto in via Giusti a Milano, ha gettato un’ombra di preoccupazione sulla sicurezza della mobilità urbana, sollevando interrogativi urgenti sulle condizioni dei percorsi dedicati e sulla responsabilità individuale di chi utilizza mezzi di trasporto elettrici. Un giovane di ventuno anni, investito da un impatto violento al suolo, lotta per la sua vita all’ospedale Niguarda, in prognosi riservata a causa di un grave trauma cranico. Il suo ricoveramento, avvenuto intorno alle ore due del pomeriggio, rappresenta un campanello d’allarme per le autorità e per l’intera comunità.Parallelamente, poche ore dopo, un quindici-dicenne è stato trasportato al Fatebenefratelli, fortunatamente con ferite meno preoccupanti. Questo secondo episodio, verificatosi nello stesso punto, suggerisce la presenza di fattori ambientali o strutturali che potrebbero contribuire a tali incidenti, come ad esempio la scarsa illuminazione, la presenza di irregolarità sull’asfalto o la difficoltà di convivenza tra monopattini e altre modalità di trasporto.L’evento suscita un dibattito cruciale sulla crescente popolarità dei monopattini elettrici come alternativa ecologica e flessibile per gli spostamenti urbani. Se da un lato questi mezzi offrono indubbi vantaggi in termini di riduzione del traffico e di emissioni, dall’altro la loro diffusione rapida ha messo a dura prova la capacità delle infrastrutture cittadine di accoglierli in sicurezza. La carenza di piste ciclabili dedicate e l’assenza di regole chiare sull’utilizzo dei monopattini, soprattutto in relazione alla velocità massima consentita e all’obbligo di indossare protezioni, appaiono ora criticità da affrontare con urgenza.Si pone, quindi, la necessità di una riflessione più ampia che coinvolga istituzioni, produttori di monopattini e cittadini. Potrebbero essere utili campagne di sensibilizzazione sull’uso responsabile dei mezzi elettrici, l’introduzione di corsi di formazione per i neopatentati e l’implementazione di misure volte a migliorare la sicurezza delle strade, come ad esempio la creazione di zone a traffico limitato per monopattini e l’installazione di segnaletica specifica. La sicurezza stradale non è solo una questione di rispetto delle regole, ma anche di progettazione urbana e di responsabilità collettiva, per garantire che la mobilità elettrica possa realmente contribuire a un futuro più sostenibile e sicuro per tutti. L’episodio in via Giusti, con le sue due vittime, è un monito che non può essere ignorato.
Milano, due incidenti in via Giusti: monito sulla mobilità elettrica
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