giovedì, 10 Luglio 2025
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Milano, musei: riforma tariffe per sostenibilità e valorizzazione

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Rimodulazione delle Tariffe Museali a Milano: Un Piano per la Sostenibilità e la Valorizzazione del Patrimonio CulturaleL’amministrazione comunale di Milano ha approvato una riforma strutturale del sistema tariffario dei musei civici, un intervento mirato a garantire la sostenibilità economica delle istituzioni culturali e a massimizzare la valorizzazione del patrimonio artistico e scientifico che esse custodiscono. La delibera, attualmente in fase di definizione dei dettagli specifici per ciascun museo, prevede un adeguamento delle tariffe nel range di 5-15 euro, con l’obiettivo di implementare le nuove disposizioni a partire da settembre.L’attuale sistema di finanziamento, basato su incassi annuali di circa 3 milioni di euro, si è dimostrato insufficiente a coprire i crescenti costi di gestione, manutenzione e ammodernamento delle strutture museali. Il piano di riforma, stimato in un incremento di 2 milioni di euro all’anno, si inserisce in una strategia più ampia volta a compensare la crescente pressione finanziaria e a investire in iniziative di miglioramento della qualità dell’offerta culturale.La decisione è motivata da una pluralità di fattori. Nonostante gli ingenti investimenti comunali, stimati in 32 milioni di euro dal 2021 al 2026, volti a modernizzare le infrastrutture museali e ad ampliare l’accessibilità, le tariffe attuali sono rimaste eccezionalmente contenute, un modello unico a livello nazionale che non rispecchia il valore intrinseco del patrimonio culturale milanese. Questo si è tradotto in una sottovalutazione del contributo economico derivante dall’afflusso di oltre 9 milioni di visitatori annuali, un dato in costante crescita.Un ulteriore elemento giustificativo risiede nell’ingente flusso di donazioni da parte di privati, per un valore complessivo di quasi 20 milioni di euro, che hanno arricchito le collezioni museali negli ultimi anni. Queste donazioni, unitamente agli investimenti infrastrutturali, richiedono un’adeguata gestione e una maggiore capacità di reinvestimento, che un sistema tariffario più equo e dinamico è in grado di garantire.Nel corso del 2025, i musei civici hanno accolto oltre un milione di visitatori nei primi sei mesi, un dato che si prevede possa raddoppiare a fine anno. Attualmente, il 47% dei visitatori accede ai musei con biglietto gratuito, il 17% con tariffa ridotta e il 35% con biglietto intero. La riforma introduce un sistema di tariffe differenziate, eliminando la tariffa unica attualmente in vigore. Ogni museo (Museo del Novecento, Museo di Storia Naturale, Museo Archeologico, GAM, Acquario Civico e, dal 2026, anche Mudec collezione permanente, Museo del Risorgimento, Palazzo Morandi e Casa Boschi Di Stefano) avrà una propria tariffa, calibrata in base alla sua rilevanza, alla tipologia di collezione e ai costi di gestione.L’amministrazione comunale sottolinea l’attenzione verso le fasce di popolazione più vulnerabili, garantendo l’invarianza del costo della Milano Museo Card, fissato a 15 euro all’anno, che consente l’accesso illimitato e gratuito a tutti i musei comunali. Si rinnova l’impegno a favorire l’adesione alla Milano Museo Card da parte di tutti i residenti milanesi. La riforma non è concepita come una misura restrittiva, bensì come un investimento strategico per il futuro del patrimonio culturale milanese, un bene comune da proteggere e valorizzare per le generazioni presenti e future. L’obiettivo è garantire la sostenibilità economica delle istituzioni culturali, consentendo loro di continuare a offrire un’esperienza di alta qualità a visitatori provenienti da tutto il mondo.

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