Un atto di profondo simbolismo, un gesto di rabbia e un monito per l’intera comunità: la distruzione di un albero di mimosa, piantato l’8 marzo a Mendicino (Cosentino) in occasione della Giornata Internazionale della Donna, rappresenta una ferita aperta e un’eco di violenza che risuona ben al di là del gesto materiale. L’associazione Prometeus, promotrice dell’iniziativa arborea, denuncia con amarezza la profanazione di un simbolo fragile e potente, un albero destinato a incarnare la lotta contro la violenza di genere, la memoria delle vittime e l’impegno collettivo per la difesa della dignità femminile.L’atto vandalico, deliberato e privo di scrupoli, non si configura semplicemente come un’offesa all’associazione, ma come un attacco diretto al tessuto sociale, ai valori di solidarietà, uguaglianza e impegno civico che fondano una comunità coesa e consapevole. È un tentativo di soffocare una voce, di intimidire chi si batte per un cambiamento culturale profondo, per una società libera dalla paura e dalla violenza.Tuttavia, la resilienza della comunità si manifesta nella risposta decisa di Prometeus. L’associazione rifiuta l’intimidazione, proclamando la propria determinazione a ripiantare l’albero, trasformando la perdita in un’occasione per rafforzare il messaggio di speranza e di impegno. La mimosa, nonostante la brutalità dell’atto, rinascerà, simbolo tangibile della forza della volontà e della capacità di superare le avversità.Nei prossimi giorni, l’associazione annuncia un nuovo appuntamento, un momento di riconciliazione e di impegno collettivo. La ripiantumazione avverrà con il coinvolgimento attivo della cittadinanza, delle scuole, delle istituzioni e di tutti coloro che condividono la visione di una Mendicino più giusta, più consapevole e più rispettosa dei diritti di ogni individuo. Questo atto simbolico vuole rappresentare una rottura con il passato, un impegno concreto per costruire un futuro in cui la violenza non trovi spazio e in cui la cultura del rispetto e della legalità siano i pilastri fondamentali della convivenza civile. Le radici di una comunità desiderosa di progredire, di crescere e di abbracciare un futuro pacifico e inclusivo sono più profonde e resilienti di qualsiasi mano vigliacca possa tentare di recidere. La mimosa rinasce, e con essa la speranza di un mondo migliore.
Mimosa distrutta a Mendicino: un atto vile, una comunità risponde.
Pubblicato il
