Modigliani a Perugia: Un Viaggio nell’Etereo e nel ClassicoLa Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia si appresta ad accogliere un evento di notevole importanza culturale, proiettando una luce intensa su uno dei vertici del modernismo italiano: *Nu couché* (1917-1918) di Amedeo Modigliani, un capolavoro proveniente dalla collezione permanente della Pinacoteca Agnelli di Torino. Questa mostra, il nuovo tassello della serie “Un capolavoro a Perugia”, si configura non come una semplice esposizione, ma come un’immersione nella vita, nell’arte e nell’epoca di un artista tormentato e geniale.Dopo il successo di “Le tre età” di Gustav Klimt, che ha attratto oltre sessantamila visitatori, la Galleria si propone di offrire un’interpretazione inedita e approfondita di Modigliani, dal 3 luglio al 15 settembre. L’obiettivo non è soltanto mostrare opere, ma creare un dialogo tra l’artista e il visitatore, svelando le influenze classiche, le relazioni personali e la profonda ricerca estetica che animarono il suo lavoro.Come sottolinea Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali di Perugia, “mostrare un capolavoro è un gesto ricorrente, ma qui ci sforziamo di aggiungere un significato, una narrazione che trascenda la mera contemplazione estetica.” L’esposizione, infatti, intende esplorare il complesso rapporto tra Modigliani e l’eredità dell’antichità classica, una presenza costante nel suo immaginario.Il *Nu couché*, in particolare, offre un’occasione privilegiata per analizzare la sua magistrale interpretazione della figura femminile. Sebbene non esista una prova documentale certa, si presume che la modella ritratta sia Jeanne Hébuterne, pittrice francese, musa e compagna di Modigliani, figura centrale nella sua vita e nella sua opera. L’opera si rivela così il frutto di uno studio minuzioso dell’anatomia, reinterpretata attraverso la sensibilità personale e l’inconfondibile stile di Modigliani. La denominazione “Modì”, attribuita dagli amici parigini, unisce l’affetto al riferimento al concetto di *maudit*, evocando l’immagine di un artista in bilico tra genio e tragedia.La mostra perugina non si limita al *Nu couché*, ma presenta un corpus di otto opere, tra cui disegni di pregevole fattura provenienti dal Fondo Ambiente Italiano e dal Castello Sforzesco di Milano. Questi disegni testimoniano l’indagine costante di Modigliani sul corpo femminile, indagato in pose che rimandano alle sculture classiche, come l’Afrodite Accovacciata di Ostia Antica o le Cariatidi. Per sottolineare questi legami iconografici, è stata inclusa una colonna lignea dorata a forma di sirena bifida, proveniente dal Castello Bufalini di San Giustino, un elemento scultoreo che incarna il fascino dell’antichità. Il *Ritratto di Monsieur Chéron*, un’altra icona dell’opera di Modigliani, completa il panorama espositivo.In un’ottica di sinergia culturale, la mostra si integra con il programma di Umbria Jazz. Un accordo speciale prevede tariffe ridotte per i possessori di biglietti del festival, mentre le serate del venerdì offriranno aperture prolungate fino alle 23:00, invitando il pubblico a vivere un’esperienza unica, combinando l’arte figurativa con la musica dal vivo. La mostra si configura quindi non solo come un evento artistico, ma come un vero e proprio crocevia di espressioni culturali, capace di arricchire il tessuto sociale e di promuovere la fruizione dell’arte in tutte le sue forme.
Modigliani a Perugia: Un Capolavoro e l’Etereo Classico
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