MPS: utile cresciuto del 24,2%, record per l’indice patrimoniale.

Mps ha registrato un utile di 413 milioni di euro per il primo trimestre dell’anno, con un aumento del 24,2% rispetto allo stesso periodo del 2023 e una superiore a quella prevista dai consulenti finanziari. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla crescita delle commissioni nette (+8,9%) e degli altri ricavi della gestione finanziaria (+24,7%), che hanno quasi completamente compensato la contrazione del margine di interesse (-7,5%). L’indice patrimoniale Cet1 ratio fully loaded post Basilea 4 ha raggiunto il livello record del 19,6%, aumentando di circa 890 punti base il buffer di capitale rispetto ai minimi definiti dalla Bce. Nel trimestre precedente la scorsa assemblea degli azionisti, Mps si è impegnata a proseguire con la tempistica prevista per l’esecuzione del percorso verso un possibile aumento di capitale su Mediobanca e Banca Generali. Questo aumento potrebbe avere dei benefici sia sul piano industriale che finanziario.I ricavi dell’azienda sono rimasti sostanzialmente stabili a 1,007 milioni di euro (-0,5%), con un aumento delle commissioni nette (+8,9%) e degli altri ricavi della gestione finanziaria (+24,7%). Inoltre la riduzione dei tassi ha penalizzato il margine di interesse (-7,5% a 543 milioni).Gli oneri operativi sono aumentati del 2,2%, portando al risultato lordo a 535,2 milioni. Tuttavia il rapporto tra costi e ricavi è sceso al 48%.Il costo del rischio è stato di 45 punti base grazie alle rettifiche sui crediti che sono scese del 13,9% (a 91 milioni). Il risultato operativo è salito dello 0,8% a 447,7 milioni.L’utile prima delle imposte è stato di 397,3 milioni, con un aumento del 18,2%, mentre quello dopo le tasse è salito a 413,1 milioni grazie anche ad un contributo positivo di 16 milioni imputabile principalmente alla rivalutazione delle Dta. La rete commerciale dell’azienda ha continuato a crescere con una maggiore espansione del credito al consumo (+23% sul 2024) e una significativa accelerazione delle erogazioni di mutui ipotecari alle famiglie (+36% trimestre su trimestre e più che triplicati anno su anno).