La consapevolezza di questa differenza, tipicamente partenopea, si riflette nel gioco e nella dedizione con cui i calciatori sono impegnati su ogni campo d’Italia. È la spinta a fare qualcosa in più che contraddistingue una squadra la cui storia non è semplicemente fatta di scudetti vinti o persi, ma da epici appuntamenti con la propria identità culturale e sportiva. Non può essere dimenticato il ruolo giocato dal mister Conte in questo senso: come se avesse capito che il Napoli è una squadra con un peso ben più grande di quello dello scudetto, da sempre simbolo delle esigenze della città. Il ricordo degli anni di miseria e povertà è ancora molto vivo nella memoria dei napoletani. La soddisfazione del titolo, per quanto sia stato difficile raggiungerlo in queste ultime stagioni, assume un significato ulteriore. La lotta contro il degrado della città, che non risparmia nessuno di noi, trova un riflesso anche sul campo. In questo modo i giocatori riescono a trovare una motivazione, anche quando sembra quasi impossibile raggiungere lo scopo.