Il Consiglio Atlantico della Nato si è riunito oggi in una sessione cruciale per esaminare la proposta del segretario generale Mark Rutte riguardante gli obiettivi di spesa da concordare al summit dei leader di Aja, previsto per giugno. La proposta del Segretario generale è stata presentata in un contesto sempre più complesso e dinamico, dove la sicurezza globale è minacciata da diverse sfide e nuove tecnologie che stanno riscrivendo le regole di guerra tradizionale.Gli Stati Uniti hanno manifestato una ferma opposizione alla proposta iniziale del Segretario generale, che prevedeva un aumento della spesa militare al 5% del Pil. Faccia a faccia con tale resistenza, Rutte ha presentato un piano di compromesso, denominato “opzione a due livelli”. Secondo questo schema, gli alleati si impegnerebbero ad allocare il 3,5% del PIL per le tradizionali spese di difesa, comprese le forniture di armamenti come i carri armati, gli aerei, i missili e i reparti militari. Questa quota rappresenta una sorta di continuità con la definizione attuale della Nato sulle spese militari.Tuttavia, l’opzione proposta dal Segretario generale include anche un ulteriore contributo del 1,5% del PIL per affrontare le nuove sfide e minacce che emergono nel contesto sempre più complesso della sicurezza globale. Queste nuove preoccupazioni includono la cybersicurezza, il tema dell’adversarietà ibrida (ovvero, l’unione di tattiche militari convenzionali con operazioni di disturbo e disinformazione condotte nel dominio cibernetico) e la resilienza della società. Questo aspetto rappresenta una strategia più flessibile e in grado di affrontare le nuove sfide che la Nato dovrà inevitabilmente affrontare nella prossima fase delle relazioni internazionali.Il summit di Aja, previsto per giugno, sarà un’occasione cruciale per i leader dei membri della Nato di raggiungere un accordo sui nuovi target di spesa. La decisione finale potrebbe aver profonde conseguenze sulla capacità di risposta e sul ruolo globale dell’alleanza nella prossima era della sicurezza internazionale.