La nave portacontainer “Pl Germany”, una colossale imbarcazione di oltre 60.000 tonnellate di stazza lorda e ventennale servizio, è stata recentemente oggetto di un fermo amministrativo a seguito di un’ispezione approfondita condotta dal Port State Control della Guardia Costiera di Genova. L’unità, operante sotto bandiera Singapore e gestita da una società armatoriale cinese, rappresenta un caso emblematico delle sfide legate alla vigilanza sulla sicurezza marittima in un contesto di traffici globali intensi.L’ispezione, disposta a seguito dell’inserimento della nave in “priorità 1” nel sistema informativo europeo Thetis – indice di un intervallo di oltre quindici anni trascorsi senza controlli in acque UE – ha rivelato criticità di gravità strutturale. I quattro generatori di bordo, elementi vitali per la propulsione, l’alimentazione dei sistemi di navigazione e l’operatività generale, presentavano difformità tali da compromettere seriamente la sicurezza dell’equipaggio e l’integrità stessa della nave. Oltre alle anomalie hardware, si sono riscontrati malfunzionamenti significativi nei sistemi di controllo automatico, elementi cruciali per la gestione di emergenze e la prevenzione di incidenti.Il Port State Control, un meccanismo di vigilanza internazionale, si configura come uno strumento imprescindibile per la salvaguardia della navigazione sicura, la protezione dell’ambiente marino e la garanzia di condizioni lavorative dignitose per gli equipaggi. L’intervento della Guardia Costiera di Genova non si è limitato all’aspetto formale del rispetto delle normative, ma ha mirato a verificare l’effettiva conformità agli standard di sicurezza, con un focus particolare sulle procedure di manutenzione e sui controlli periodici, spesso compromessi dalla pressione economica e dalla logica della massimizzazione del profitto.Il ripristino della navigazione per la “Pl Germany” è stato subordinato al completamento delle riparazioni necessarie, alla verifica indipendente da parte di una società di classifica riconosciuta e ad una seconda ispezione di controllo da parte della Guardia Costiera, con esito favorevole. Questo processo rigoroso sottolinea l’importanza di una cultura della sicurezza condivisa tra armatori, compagnie di classifica e autorità marittime.L’Ammiraglio Comandante del Porto di Genova ha sottolineato che l’attività di controllo non solo tutela l’ambiente e i lavoratori, ma favorisce anche gli armatori che investono in navi sicure e conformi alle normative internazionali, evitando costose sanzioni e danni reputazionali. I dati relativi al 2025, con 7 navi fermate su 75 ispezionate, testimoniano l’efficacia e la perseveranza dell’impegno della Guardia Costiera nella sorveglianza della sicurezza marittima, un impegno costante e imprescindibile per garantire la sostenibilità del settore trasporti marittimi e la protezione dei mari. Il caso della “Pl Germany” rappresenta un monito: la sicurezza in mare non è negoziabile.
Nave fermata: criticità strutturali e sicurezza a rischio
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