giovedì, 22 Maggio 2025
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Nino Benvenuti addio: una leggenda della boxe italiana lascia l’anima

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Nel salone d’onore del Consiglio Nazionale Delle Rasegne Sportive Italiane, un luogo storico che ha accolto le glorie dei campioni italiani, si è radunata la comunità sportiva e boxistica per omaggiare l’ultima volta Nino Benvenuti. La sua figura, come un fulgido faro di passione e sacrificio, ha illuminato il panorama pugilistico italiano, lasciandosi alle spalle una scia di eccellenza che non troverà eguali.Il leggendario pugile milanese, vincitore dell’oro alle Olimpiadi di Roma nel 1960, è stato il simbolo della boxe italiana per oltre cinquanta anni. La sua carriera si è snodata tra sfide e vittorie, ma anche tra sofferenze fisiche e umilianti sconfitte. Tuttavia, Nino non si diede mai per vinto, anzi, da ogni caduta atterrò più forte e con un cuore ancora più acceso dal fuoco dell’amore per la sua arte.Quando i pugili entrano in ring, è il loro animo a scagliare i colpi. È la loro anima che si schianta sulle difese avversarie o che, a volte, cede alla durezza delle sconfitte. In Nino Benvenuti ciò era innato: la sua storia e il suo carattere furono sempre più ricchi dell’essenza stessa della boxe.Suo figlio, Franco, nel salone è accanto al padre, sorretto dalle lacrime e dalla solitudine. “Questo momento”, dice, “è l’addio a un eroe. Papà ha insegnato che non si vince solo con le mani ma con il cuore”.

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