Il capitolo delle analisi preliminari è ufficialmente concluso. L’era delle presentazioni schematiche e delle proiezioni teoriche è relegata al passato. Ora è tempo di agire, di tradurre in realtà le potenzialità individuate da approfonditi studi. Ci troviamo di fronte a un bivio cruciale, un momento che offre la possibilità di scelte ponderate, districate da decisioni impulsive. La nuova Camera di Commercio di Torino, sotto la guida del Presidente Massimiliano Cipolletta, si rende disponibile a un dialogo aperto e costruttivo, spinta dalla necessità di avviare un confronto tempestivo e produttivo.Il futuro del polo fieristico torinese rappresenta una priorità strategica, un elemento cardine per lo sviluppo economico e l’immagine della città. Pur rimanendo cauti nell’anticipare traiettorie specifiche – la valutazione di una riqualificazione del complesso del Lingotto convive con l’esplorazione di alternative territoriali – l’approccio delineato è improntato alla concretezza e alla pragmatica attuazione.Cipolletta ha sottolineato come la realizzazione e la gestione di un polo fieristico di eccellenza richieda un impegno finanziario significativo, ma ha anche evidenziato come tale investimento sia intrinsecamente legato alla costruzione e alla proiezioni dell’identità urbana. Non si tratta unicamente di definire sedi e modelli di governance; è imprescindibile comprendere la ragione d’essere di un centro fieristico, la sua funzione essenziale all’interno del tessuto economico e sociale. Quali obiettivi ambiamo a perseguire? Quali benefici, tangibili e duraturi, vogliamo generare? È su queste domande che la Camera di Commercio intende concentrare i propri sforzi, accelerando i tempi e adottando un approccio incisivo. La consapevolezza che un’impresa di tale portata non possa essere intrapresa in solitaria è centrale: è necessaria una cooperazione sinergica, un’alleanza tra istituzioni, operatori del settore, stakeholders e la stessa comunità torinese. Si tratta di costruire un ecosistema in cui la fiere diventino volano di innovazione, motore di sviluppo e vetrina del talento locale, contribuendo a rafforzare la reputazione di Torino come città dinamica, attrattiva e proiettata verso il futuro. La sfida è ardua, ma le potenzialità sono immense e il tempo di agire è adesso.