A distanza di quasi due decenni dalla tragica scomparsa di Chiara Poggi, una nuova luce, seppur flebile, si accende sul caso di Garlasco. L’incidente probatorio in corso, supervisionato dal legale della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, rappresenta un tentativo di recupero di informazioni potenzialmente cruciali, sigillate per anni in una scatola contenente anche materiale di scarto. L’operazione, caratterizzata da rigore metodologico e rapidità nell’esecuzione, segna un capitolo significativo nella complessa vicenda giudiziaria che vede Andrea Sempio ancora al centro dell’indagine.L’importanza di questo momento risiede nella possibilità di far emergere elementi inediti, dati che potrebbero fornire risposte ad interrogativi rimasti irrisolti. La presenza del legale in contraddittorio, una prassi già seguita in precedenti indagini nel 2014 e negli anni precedenti, garantisce trasparenza e un controllo indipendente sull’operato della Polizia Scientifica, il cui lavoro viene riconosciuto come di altissima qualità professionale.L’approccio contraddittorio, pilastro fondamentale per la tutela dei diritti delle parti coinvolte, permette una verifica imparziale dell’analisi forense e contribuisce a rafforzare la credibilità delle eventuali conclusioni. La famiglia Poggi, attraverso il proprio rappresentante legale, sottolinea l’importanza di questo processo, auspicando che l’esame peritale, condotto in piena conformità delle regole procedurali e sotto l’occhio vigile di un perito terzo, possa contribuire a una più completa ricostruzione della dinamica dei fatti.La temporalità dell’operazione, diciotto anni dopo la scomparsa, evidenzia la difficoltà di recuperare informazioni dopo un lasso di tempo così ampio, ma anche la determinazione a perseguire ogni possibile via per fare luce sulla verità. La speranza è che, al termine delle operazioni, i risultati ottenuti vengano resi pubblici, offrendo alla collettività e, soprattutto, alla famiglia Poggi, un passo avanti verso la ricerca di risposte definitive. Il caso di Garlasco, inciso indelebile nella memoria collettiva, continua a sollecitare una ricerca incessante della giustizia e della verità.
Nuova luce sul caso Poggi: l’incidente probatorio riapre un capitolo oscuro.
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