La vicenda che ruota attorno ad Andrea Sempio, figura centrale nell’indagine sulla tragica scomparsa di Chiara Poggi, solleva interrogativi complessi sul percorso investigativo e sulle decisioni prese, che ora riemergono alla luce di nuove rivelazioni. Attraverso una nota diffusa dal suo legale, l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, intende precisare il suo ruolo in questo intricato scenario, fornendo dettagli inediti che riguardano le archiviazioni disposte dal giudice per le indagini preliminari (GIP) nei procedimenti a carico di Sempio, ora indagaato in concorso con persone ancora da identificare nell’inchiesta in corso.È fondamentale chiarire che, a seguito della sentenza definitiva che ha condannato Alberto Stasi, Venditti è stato coinvolto, in qualità di co-assegnatario, nella gestione di un fascicolo d’indagine specifico. Questo fascicolo, nato da un esposto presentato dalla difesa di Stasi, si basava su elementi già emersi in precedenza, in particolare sui riscontri forniti dai consulenti tecnici della Corte d’Appello di Milano, risultanze che, in maniera sorprendente, non avevano mai trovato riscontro in un’opposizione formale da parte della Procura Generale.Nonostante le circostanze, e agendo in maniera autonoma, Venditti, in risposta alle richieste della difesa Stasi, ha disposto ulteriori accertamenti. Questa decisione, lungi dall’essere una mera formalità, riflette una volontà di approfondimento e di verifica indipendente delle informazioni disponibili. Al termine di questi nuovi esami, che hanno coinvolto il Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri, l’ex procuratore ha ritenuto opportuno richiedere l’archiviazione della specifica ipotesi investigativa.La motivazione alla base di questa decisione è cruciale: l’inutilità e la scarsa attendibilità della prova scientifica presentata. I risultati delle analisi, sottoposte a scrupolosa valutazione, non si sono dimostrati idonei a supportare l’ipotesi accusatoria. La richiesta di archiviazione, supportata da una documentazione dettagliata e basata su valutazioni tecniche imparziali, è stata accolta dal GIP, che ha decretato la conclusione delle indagini nel marzo del 2017.Questa ricostruzione dei fatti, offerta da Venditti, mira a fornire un quadro più completo e dettagliato del percorso investigativo, evidenziando una decisione motivata da considerazioni tecniche e dalla ricerca della verità, anche quando questa si discosta dalle aspettative iniziali. Il racconto sottolinea l’importanza di un’analisi critica e indipendente delle prove scientifiche, un principio fondamentale per garantire la correttezza e l’imparzialità del sistema giudiziario.
Nuove rivelazioni su Sempio: Venditti chiarisce il suo ruolo nell’indagine Poggi.
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