Ad Offagna, dal 19 al 26 luglio, il tempo si piega e si ricrea, risvegliando l’eco di un passato secolare.
Le Feste Medievali, più che una rievocazione, sono un’immersione profonda nell’identità stratificata di un borgo marchigiano, un palcoscenico dove la storia si manifesta con la forza di un’esperienza viva e pulsante.
“Paese di speranza e nuove albe” è il tema guida di questa edizione, un inno alla resilienza e alla rinascita che permea l’aria, intrecciandosi con i profumi di spezie e legno arrostito.
La cerimonia inaugurale, sabato 19, segnerà il varco verso questo viaggio nel tempo.
I quattro rioni storici – San Bernardino, Torrione, Croce e Sacramento – si presenteranno con la solennità dei loro simboli, preludio a un’esibizione maestosa dei Cavalieri di Arezzo, giunti per infiammare la Contesa con la loro abilità equestre.
Domenica 20, il Cortegio storico, un fiume di colori e suoni, invaderà le strade.
Oltre trecento figuranti, un’armata di tessuti d’epoca fedelmente ricostruiti secondo i canoni stilistici del XV secolo, si muoveranno al ritmo dei tamburi e dei vessilli del Gruppo Storico Offagna.
L’offerta del cero, un gesto simbolico di devozione e prosperità, sarà seguita dalla benedizione del Palio, un rituale intriso di significato, che affonda le sue radici negli antichi statuti comunali.
La settimana sarà dominata dalla Disfida in Armi, il cuore pulsante delle Feste.
I rioni, animati da ardenti protagonisti, si sfideranno secondo il rigore del regolamento Osimano del 1485, un documento che custodisce le gesta e le regole del passato.
La competizione non è solo un gioco, ma un tributo alla tradizione e un’espressione di orgoglio locale.
Al termine delle prove, il Palio, simbolo della vittoria, sarà consegnato al rione meritevole.
La ricchezza dell’evento non si esaurisce nella competizione, ma si arricchisce di eventi collaterali: lo spettacolo degli Sbandieratori, un tripudio di colori e abilità, il banchetto medievale, un’occasione per assaporare i sapori del tempo, lo spettacolo “In Omne Tempus”, un’affascinante viaggio alla ricerca del Sacro Graal, interpretato attraverso la percussione e la narrazione dei Tamburi del Gruppo Storico.
La serata conclusiva, sabato 26, culminerà con la cerimonia di investitura dei nuovi Cavalieri della Crescia, un riconoscimento al merito che celebra figure esemplari che hanno contribuito alla valorizzazione del patrimonio culturale e sociale di Offagna: un giostratore, un’artista, un’imprenditrice e un intellettuale, ognuno portatore di un talento unico e di un profondo legame con la comunità.
Il cielo si illuminerà poi con uno spettacolo pirotecnico mozzafiato, lanciato dalla Rocca, simbolo di forza e resilienza.
Come sottolinea il presidente del Comitato Feste, Matteo Brignoccoli, le Feste Medievali di Offagna non sono un racconto da ascoltare, ma un’esperienza da vivere con tutti i sensi, lasciandosi trasportare dall’atmosfera magica e vibrante di un tempo che rivive.
Un’immersione totale, un viaggio nel cuore di un borgo che celebra la sua storia con passione e orgoglio.