Il reparto di Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso, nonostante l’ondata di calore che sta interessando la regione, ad oggi non ha rilevato un incremento significativo di accessi direttamente attribuibili a colpi di calore. La situazione, monitorata costantemente dall’Azienda Sanitaria Regionale (Asrem), evidenzia però una tendenza preoccupante: un aumento, stimato in circa il dieci percento rispetto alla media abituale, di richieste di soccorso riguardanti pazienti anziani affetti da patologie preesistenti.L’incremento delle emergenze non è direttamente correlato al colpo di calore, ma piuttosto ad una marcata compromissione dello stato di idratazione in questa fascia di popolazione vulnerabile. Questo dato suggerisce un meccanismo indiretto, in cui l’elevata temperatura ambientale aggrava le condizioni preesistenti, rendendo gli anziani particolarmente suscettibili alla disidratazione e alle sue conseguenze.La disidratazione, in questo contesto, non è semplicemente una mancanza di liquidi, ma si manifesta con una cascata di effetti fisiologici negativi. La ridotta capacità di termoregolazione, tipica dell’età avanzata, rende gli anziani meno efficienti nell’eliminare il calore in eccesso, spingendoli a perdere liquidi attraverso la sudorazione. Questa perdita, se non compensata da un adeguato apporto di acqua, può portare a squilibri elettrolitici, affaticamento, vertigini, confusione mentale e, in casi più gravi, a insufficienza renale o a problemi cardiovascolari.La complessità del quadro clinico è ulteriormente aggravata dalla presenza di comorbilità, ovvero la coesistenza di multiple patologie croniche, che spesso affliggono la popolazione anziana. Queste condizioni, come il diabete, l’ipertensione, le malattie cardiache e respiratorie, possono compromettere la capacità del corpo di rispondere allo stress termico e rendere gli anziani ancora più dipendenti da un’attenta gestione dell’idratazione.L’Asrem sottolinea l’importanza di una maggiore sensibilizzazione nei confronti dei rischi legati al caldo, in particolare per le persone anziane. Si raccomanda un’assunzione regolare di liquidi, anche in assenza di sete, evitando bevande zuccherate o contenenti caffeina, che possono avere un effetto diuretico. È inoltre fondamentale evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata e mantenere adeguata l’areazione degli ambienti domestici. L’attenzione ai segnali di allarme, come debolezza, mal di testa, vertigini o confusione, è cruciale per intervenire tempestivamente e prevenire complicazioni potenzialmente gravi. La prevenzione, in questo scenario, rappresenta la strategia più efficace per proteggere la salute degli anziani durante le ondate di calore.
Ondata di Calore: Anziani a Rischio, Aumentano i Soccorsi per Disidratazione
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