Un’onda di calore senza precedenti si sta preparando a investire l’Italia, con Terni destinata a divenire uno dei fulcri di questa ondata tropicale, affiancata da Firenze e Ferrara. Le proiezioni meteorologiche indicano un’impennata delle temperature che, entro domenica, potrebbe portare la colonnina di mercurio a superare i 40°C all’ombra, valori che ritornano a destare preoccupazione per la salute pubblica e l’impatto sui settori produttivi.Il fenomeno non è isolato, ma rappresenta l’apice di una tendenza più ampia, segnata da estati sempre più torride e da un aumento della frequenza e intensità delle ondate di calore, un campanello d’allarme che rimanda a una riflessione urgente sui cambiamenti climatici in atto. L’Italia, data la sua posizione geografica e la sua conformazione orografica, è particolarmente vulnerabile a questi eventi estremi, che mettono a dura prova le infrastrutture, l’agricoltura e la disponibilità di risorse idriche.Le temperature previste rischiano di superare i limiti registrati durante l’intensa ondata di calore del 2003, un evento che ha già lasciato un segno nella memoria collettiva. A complicare il quadro, si prospettano notti “tropicali”, con temperature minime costantemente superiori ai 20°C, impedendo un adeguato recupero fisiologico e aumentando il rischio di stress termico, soprattutto per anziani, bambini e persone affette da patologie preesistenti.Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, evidenzia come la persistenza di un potente anticiclone, attualmente dominante sul bacino del Mediterraneo, sia il principale responsabile di questa situazione anomala. La sua influenza si protrarrà per almeno dieci giorni, con un picco di intensità previsto per giovedì 26 giugno e un ulteriore, ancora più grave, domenica 29 giugno. Solo dopo il 2 luglio si intravede una possibile, seppur lieve, diminuzione delle temperature.L’anticiclone, se da un lato garantisce condizioni di stabilità atmosferica e assenza di precipitazioni, dall’altro intrappola l’aria calda, amplificando l’effetto serra e contribuendo all’aumento delle temperature. La situazione richiede un’attenta gestione del rischio, con l’adozione di misure preventive per la protezione della salute pubblica, come la promozione di correnti d’aria in luoghi chiusi, l’idratazione adeguata e l’evitamento delle ore più calde della giornata. Inoltre, si rende necessario un impegno concreto per la mitigazione dei cambiamenti climatici, attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra e l’adozione di pratiche sostenibili.
Ondata di calore record: Terni, Firenze e Ferrara sotto shock.
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