sabato, 28 Giugno 2025
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Operazione transnazionale: arrestati e legami con la camorra

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Un’articolata operazione internazionale, frutto della collaborazione tra il Servizio Centrale Operativo, la Squadra Mobile di Palermo e il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria (PEF) di Varese, con il supporto cruciale degli uffici di Milano e Palermo della Procura Europea (Eppo), ha portato all’arresto di undici individui e all’emissione di due mandati di arresto europei. L’indagine, evoluzione di una precedente azione che aveva disarticolato una complessa rete criminale transnazionale operante in Italia, Spagna, Svizzera, Singapore ed Emirati Arabi Uniti, si concentra su reati di gravità eccezionale: associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di Iva intracomunitaria, riciclaggio, reimpiego di capitali illeciti e autoriciclaggio.La natura transnazionale dell’organizzazione, capace di operare con disinvoltura su diversi continenti, ha richiesto un impegno investigativo di altissima intensità e una profonda capacità di analisi dei flussi finanziari. L’iniziale azione, culminata in 47 arresti e nel sequestro preventivo di beni per un valore superiore ai 650 milioni di euro, aveva già evidenziato la sofisticatezza dei meccanismi utilizzati per occultare l’origine illecita dei capitali. Un elemento chiave di questa prima fase era la sparizione di un cittadino belga, ritenuto figura apicale dell’organizzazione, che è stato localizzato e arrestato sei mesi dopo, all’aeroporto di Milano Malpensa, dopo essere rientrato in Europa proveniente dall’Albania.L’indagine, tuttavia, non si è fermata. L’approfondimento analitico del materiale sequestrato, sia esso documentale, digitale o informatico, unitamente alle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, ha permesso di confermare la configurazione criminale originariamente ipotizzata e di svelare connessioni inattese. In particolare, sono emerse solide evidenze di un pericoloso intreccio tra l’organizzazione finanziaria illecita e le mafie camorristiche Nuvoletta di Marano di Napoli e Di Lauro di Scampia, clan radicati nel tessuto criminale napoletano. Questo legame rafforza il quadro di un’associazione criminale di ampio respiro, capace di condurre attività illecite su scala globale e di avvalersi del supporto di organizzazioni mafiose per consolidare il proprio potere e ampliare le proprie attività.Attualmente, le operazioni di polizia proseguono con perquisizioni nelle province di Napoli, Ascoli Piceno e Roma, al fine di individuare ulteriori complici e di recuperare beni illeciti. L’emissione di mandati di arresto europei a carico di due persone residenti negli Emirati Arabi Uniti, precisamente a Dubai, sottolinea la portata internazionale dell’inchiesta e la determinazione delle autorità giudiziarie a perseguire i responsabili, indipendentemente dalla loro posizione geografica. L’operazione rappresenta un successo significativo nella lotta alla criminalità organizzata transnazionale e un monito per coloro che tentano di sfruttare i sistemi finanziari internazionali per attività illecite.

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