Un episodio drammatico ha scosso la tranquilla comunità di Padru, in provincia di Sassari, dove un uomo di 29 anni è finito nei guai con la giustizia con l’ombra incombente di accuse gravissime: percosse reiterate nei confronti delle proprie figlie minori e resistenza violenta nei confronti delle forze dell’ordine. La vicenda, venuta alla luce a seguito di una richiesta d’intervento disperata, solleva interrogativi profondi sul tema della violenza domestica, della tutela dei minori e delle dinamiche relazionali distorte.Secondo quanto ricostruito, la situazione è degenerata a seguito di un’escalation di tensioni all’interno del nucleo familiare. La compagna dell’uomo, testimone impotente e terrorizzata di abusi fisici nei confronti delle figlie, ha avuto la lucidità e il coraggio di allertare i carabinieri, comprendendo l’urgenza di sottrarre i bambini a un ambiente potenzialmente dannoso. L’intervento dei militari dell’Arma, volto a proteggere le vittime e a porre fine alla situazione di pericolo, si è rivelato subito ostacolato dalla reazione aggressiva dell’uomo, che ha opposto una strenua resistenza, rendendo necessario l’utilizzo del taser per sedarlo e procedere all’arresto.La gravità delle accuse ha portato ad una rapida celebrazione di un’udienza preliminare, la cosiddetta direttissima, dinanzi al giudice Paolo Bulla. La pubblica accusa, rappresentata dal magistrato, ha richiesto l’applicazione della custodia cautelare in carcere, considerata la pericolosità dimostrata dall’aggressore e la necessità di garantire la sicurezza delle vittime e della comunità. Tuttavia, l’avvocato difensore, Gianluigi Poddighe, ha presentato un’istanza per la liberazione del suo assistito, sostenendo che le circostanze lo consentivano e che vi erano elementi per mitigare la percezione del rischio.Il giudice, dopo un’attenta valutazione delle argomentazioni presentate dalle parti, ha accolto la richiesta difensiva, rimettendo in libertà l’uomo con l’obbligo di firma quotidiana presso la caserma dei carabinieri. Questa decisione, pur comprensibile alla luce dei principi di presunzione di innocenza e diritto alla libertà personale, apre un dibattito complesso riguardo alle misure di tutela più appropriate per i minori coinvolti e alla necessità di monitorare attentamente il comportamento dell’uomo, al fine di prevenire il rischio di ulteriori atti di violenza. L’episodio evidenzia l’importanza di rafforzare i servizi di supporto alle famiglie in difficoltà, promuovere la sensibilizzazione sui temi della violenza domestica e garantire una risposta rapida ed efficace alle richieste di aiuto provenienti dalla comunità.
Padru: Abusi e Resistenza, Uomo Arrestato e poi Liberato
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