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Papa Francesco, l’ultimo atto di donazione: un uomo divenuto strumento dell’amore infinito di Dio.

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Era destino che Papa Francesco avesse concluso la propria vita terrena con un gesto di donazione totale, lasciando alle generazioni future l’eredità della sua dedizione incondizionata al servizio degli altri. Egli si era sempre considerato una pecora perduta, redenta dal buon Pastore che gli aveva fatto perdonare la propria debolezza e lo aveva chiamato a diventare uno strumento della sua misericordia. E nonostante le sofferenze fisiche che lo accompagnavano negli ultimi giorni di vita, il Papa non mollò mai la sua presa sulla verità fondamentale del suo messaggio: l’amore incondizionato per Dio e per gli altri.Giovanni Battista Re, cardinale decano della Chiesa cattolica, nel ricordo di Papa Francesco nella messa esequiale, ha espresso la commozione e il senso di perdita che hanno pervaso l’animo di milioni di fedeli di tutto il mondo per la scomparsa del loro Pastore caro. Ha ricordato le parole del Papa: “Non dimenticatevi di pregare per me”, e ha invocato insieme a tutti coloro che si sono riuniti in questa basilica una preghiera silenziosa per il defunto Pontefice, affinché Dio lo accolga nell’infinità del suo amore e lo ricambi con la sua infinita misericordia.Il cardinale ha anche sottolineato come Papa Francesco avesse espresso il proprio sentimento in una frase che aveva espresso perfettamente il pensiero che lo aveva guidato per tutta la vita: “Non dimenticatevi di pregare per me”. Era questo, infatti, l’atteggiamento da lui stesso tenuto nel corso degli anni, nonché il modo in cui si era sempre comportato nei confronti del popolo di Dio. Egli aveva voluto essere un pastore vicino al suo gregge, pronto ad ascoltare le preghiere e a offrire la propria intercessione per i bisogni degli altri.Nella conclusione della sua omelia, il cardinale ha espresso l’invito a pregare insieme per Papa Francesco perché Dio lo accolga nell’immensità del suo amore. Ha anche esortato ad intendere questa preghiera come un gesto di gratitudine e ringraziamento per la vita intera dedicata al servizio della comunità cristiana, e ad accettare che il Papa si sia spento in questo modo perché è stato chiamato a lasciare il mondo terreno.

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