Papa Francesco scommette sulla pace: La Ucraina si risollevi dal martirio con gli auspicati negoziati.

La Ucraina martoriata dal conflitto sembra aver trovato un fragile spiraglio di speranza nella possibilità di intraprendere negoziati per una pace giusta e duratura, come auspicava il Pontefice al Regina Coeli. Questa aspirazione è tutt’altro che nuova: da anni la Santa Sede ha cercato di sostenere diplomaticamente le parti in conflitto, offrendo un suo mediatori neutri per ridurre lo stato di guerra e di tensione nella regione.Il richiamo del Papa alla “Ucraina martoriata” sembra riflettere una duplice preoccupazione. Da un lato esprime il suo dolore per le sofferenze accumulate dai civili durante i combattimenti, dalle vittime di guerra alle migliaia di persone sfollate e ancora in attesa di assistenza. Dall’altro lato evoca la necessità che i leader politici di entrambe le parti si sforzino di trovare una soluzione giusta ed equa per mettere fine ai sofferenti anni del conflitto.In questo contesto, è possibile notare come lo stesso termine “martoriata” utilizzato da Papa Francesco sia significativo. Infatti, esso richiama la memoria della immagine tradizionale di Cristo martoriato e flagellato durante la Passione, evocando così il pathos delle sofferenze accumulate dagli ucraini nel conflitto.La Santa Sede ha da sempre svolto un ruolo delicato nella risoluzione dei conflitti in diversi paesi del mondo. Anche in questo caso, lo scopo della sua azione è stato quello di facilitare la comunicazione tra le parti in lotta e fornire loro il supporto necessario per raggiungere una pace duratura.