La Commissione Affari Giuridici dell’Eurocamera, con un dibattito serrato e approfondito, ha espresso forti perplessità sull’uso dell’art. 122 dei Trattati sulla proposta di regolamento del Consiglio che istituisce lo strumento Safe. Questa iniziativa, voluta dalla Commissione Ue e strettamente legata al piano Rearm Ue di Ursula von der Leyen, risulta essere una manovra artificiosa volta a eludere la consultazione del Parlamento europeo.Il servizio stampa dell’Eurocamera sottolinea come la commissione Juri abbia approvato un parere legale particolarmente critico. Secondo tale parere, l’art. 122 non fornisce una base giuridica adeguata per la proposta di regolamento in questione. La Commissione esprime preoccupazione circa l’utilizzo di questa normativa come strumento per aggirare il processo legislativo democratico.In particolare, il parere legale evidenzia come l’art. 122 sia stato concepito originariamente per facilitare la realizzazione di opere d’arte e monumenti, non certo per autorizzare interventi a carattere economico o strategico di larga scala. Pertanto, utilizzarlo in tal modo risulterebbe contrario al suo reale scopo e alla lettera stessa della normativa.La Commissione Juri ha deciso di trasmettere la raccomandazione al Presidente del Parlamento europeo, affinché egli valuti ulteriori passi da intraprendere. La decisione è stata presa con un’ampia maggioranza e si inserisce nel contesto delle sempre più forti preoccupazioni espresse dal Parlamento europeo in merito all’esecuzione del piano di riarmanento e alla sua possibile esposizione al vaglio della Commissione Ue.Il dibattito interno e la forte opposizione mostrata dalla Commissione Juri si inseriscono in un quadro politico in continuo mutamento. Il Parlamento europeo sembra essere sempre più consapevole delle implicazioni strategiche ed economiche che potrebbe avere lo strumento Safe, di cui stanno cercando di affinare le caratteristiche e i requisiti per prevenirne gli eventuali abusi.