Parma, 5 giugno – Una telenovela a dir poco inaspettata ha scosso le fondamenta del Parma Calcio, mettendo bruscamente in discussione il futuro di Cristian Chivu sulla panchina crociata. Sembrava delineata, quasi compiuta, la prosecuzione del sodalizio tecnico, con un rinnovo contrattuale fino al giugno 2027 che avrebbe consacrato l’ex difensore rumeno come perno strategico del progetto societario. Chivu, subentrato a Roberto Pecchia e miracolosamente riuscito a traghettare la squadra verso la salvezza, era considerato l’architetto ideale per costruire un futuro solido e competitivo.I dettagli economici, pur esistenti, apparivano questioni marginali, dettagli da sistemare in un quadro già sostanzialmente definito. La programmazione del ritiro austriaco e le linee guida per le operazioni di mercato erano già oggetto di discussione, preannunciando un’immediata continuità operativa. L’appuntamento fissato per la formalizzazione dell’accordo, inizialmente previsto per ieri al centro sportivo di Collecchio e poi rimandato a questa mattina, si è rivelato un punto di svolta inatteso.La mancata presenza di Cristian Chivu, sostituito dal suo agente, Pietro Chiodi, ha innescato una reazione a catena che ha visto l’Inter Milano, reduce da una stagione europea di alti livelli, manifestare un interesse concreto per l’allenatore rumeno. Parallelamente, l’ingaggio di Cesc Fabregas al Como è svanito, liberando una casella per l’Inter e intensificando la pressione sul fronte tecnico.Le indiscrezioni, fino a pochi giorni fa confinate nel regno delle voci, si sono materializzate in due contatti ufficiali: la prima, rivolta al Parma per ottenere il permesso di trattare con Chivu, la seconda, direttamente all’allenatore. La tempesta di segnali ha convogliato i vertici delle due società in un incontro decisivo a Milano, dove l’ipotesi di un ritorno di Chivu all’Inter, club dove ha già celebrato il trionfo del triplete da giocatore e lo scudetto come allenatore della Primavera, è apparsa sempre più concreta.La dirigenza del Parma, ora, si trova di fronte a una sfida impellente: individuare rapidamente un sostituto. I nomi che emergono con maggiore insistenza sono quelli di Daniele De Rossi, Maurizio Vanoli, Fabio Cannavaro e Alberto Gilardino, ciascuno portatore di un proprio approccio tattico e di una specifica visione di gioco.Il presidente Krause, atteso in giornata a Parma, dovrà affrontare un momento cruciale, partecipando al sorteggio dei calendari in un contesto ormai drammaticamente diverso da quello che si prospettava solo poche ore prima. L’occasione per celebrare il rinnovo di Chivu si è trasformata in un’urgente necessità di elaborare un piano B, un’alternativa solida per non compromettere il percorso sportivo del club gialloblu. La situazione, in sintesi, richiede un intervento immediato e una gestione strategica per minimizzare l’impatto di questa inaspettata svolta.