Un’epoca racchiusa in una forma: a Villa Minozzo, nel cuore del Parmigiano Reggiano, si è compiuto un evento che ha segnato la storia di un prodotto simbolo dell’eccellenza italiana. Una forma di Parmigiano Reggiano, frutto dell’abilità artigianale di Romano Camorani, casaro di fama nella Nazionale del Parmigiano Reggiano, ha superato i 10.000 giorni di stagionatura, rappresentando l’esemplare più antico mai aperto e ancora apprezzabile per le sue qualità organolettiche.La sua nascita, datata febbraio 1998 presso la latteria Santa Lucia di Poviglio, evoca un passato non solo di prosperità economica, con la lira ancora in circolazione, ma anche di iconiche vittorie sportive e di un clima politico e sociale diverso. Un’istantanea di un’Italia che cambia, congelata all’interno di un formaggio destinato a maturare con il tempo, assorbendone la storia e la tradizione.La cerimonia di apertura, condotta all’Acetaia Razzoli, ha visto la partecipazione di una vasta platea: amici e familiari del casaro, rappresentanti delle istituzioni locali e, naturalmente, il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, testimone di un’impresa che va ben oltre la semplice produzione alimentare. “Questo formaggio è la quintessenza del concetto di terroir,” ha sottolineato Bertinelli. “È la prova tangibile di come un prodotto, nato dalla purezza del latte, dalla maestria della lavorazione e dalla specifica identità del territorio, possa evolvere in un capolavoro, in un tesoro naturale che sfida il tempo senza l’ausilio di additivi o conservanti artificiali.” Il valore stimato dell’esemplare tagliato, superiore ai 20.000 euro, testimonia la rarità e la qualità eccezionale di questa forma.L’iniziativa non si limita a celebrare un traguardo raggiunto, ma proietta lo sguardo al futuro. La Nazionale del Parmigiano Reggiano, spinta dall’ambizione di affermare la superiorità della tradizione italiana, si è posta un nuovo, audace obiettivo: superare il primato di 28 anni di stagionatura detenuto da un Cheddar americano proveniente dal Wisconsin. Per realizzare questa sfida, è già in lavorazione una forma destinata a maturare per ben 30 anni, custodita in un magazzino segreto, custode di un’eredità che si proietta nel futuro, un simbolo tangibile dell’impegno costante verso l’eccellenza e l’innovazione nel rispetto delle radici e della tradizione. La ricerca della perfezione, l’attenzione al dettaglio e la passione per il proprio mestiere si fondono in un formaggio che è molto più di un alimento: è un’opera d’arte, un’esperienza sensoriale, un pezzo di storia italiana.