La Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia rappresenta un appello incondizionato a tutela della dignità, dell’innocenza e della sfera protetta dell’infanzia. La società civile, le istituzioni, i singoli cittadini sono tutti chiamati in causa per assumere una responsabilità di tipo etico e morale. Questo richiamo è dettato dalla necessità di contrastare la diffusione del reato di pedofilia che si manifesta in modo diversificato e sempre più sofisticato.La sua forma più brutale è rappresentata dalla violenza sessuale su minori, un’aggressione insensibile e crudele, capace di danneggiare profondamente la psiche ed il corpo delle vittime. Questa sofferenza può essere vissuta anche dopo gli anni della loro infanzia e adolescenza e non si limita soltanto alle persone direttamente colpite.Negli ultimi tempi, le nuove tecnologie hanno determinato l’esplosione di un fenomeno nuovo: la pedopornografia. Con l’arrivo dell’era digitale, i crimini più atroci e osceni possono essere facilmente condivisi online attraverso le reti internet e i social network.Ciò che rende la questione ancora più inquietante è il fatto che gli abusi vengano perpetrati anche dagli adulti verso bambini. Ecco perché occorre una maggior consapevolezza sul tema, sia da parte delle istituzioni, sia da quella del pubblico, per impedire il diffondersi di questi crimini.La pedofilia è un reato complesso e sfuggente che spesso coinvolge figure di adulti che possono essere molto care e rispettate all’interno della famiglia. Il fatto che i bambini siano più vulnerabili non li esenta dalla responsabilità, ma aumenta invece la gravità del crimine.Per combattere il fenomeno occorre una strategia complessiva ed integrata di prevenzione e tutela dei minori che includa anche l’istruzione scolastica e familiare. È necessario instaurare un clima di consapevolezza diffusa sulla pericolosità dell’abuso sessuale sui bambini.