L’azione di contrasto antiterrorismo in atto a Perugia ha portato all’arresto di un giovane, indagato per il reato di autoaddestramento finalizzato alla preparazione ideologica e tecnica per attività terroristiche, potenzialmente anche di natura internazionale. L’indagine, condotta dalla Digos di Perugia sotto la direzione centrale della polizia di prevenzione e con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo della Procura, ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dal giudice per le indagini preliminari.L’innesco dell’indagine è derivato da un’attività di intelligence transnazionale, frutto di una collaborazione significativa e proficua con il Federal Bureau of Investigation (FBI), che ha permesso di intercettare indirizzi IP attivi in territorio italiano. L’analisi dei dati, condotta dalla Digos, ha individuato un indirizzo IP riconducibile al giovane ventiquattrenne residente nella provincia di Perugia.La perquisizione domiciliare ha portato al sequestro di numerosi dispositivi elettronici – computer, smartphone, tablet – contenenti una vasta mole di materiale digitale di estrema gravità. Tra i file rinvenuti, si documentano manuali dettagliati per la fabbricazione di armi da fuoco e ordigni esplosivi, istruzioni precise per la produzione di polvere da sparo e altre sostanze chimiche utilizzabili in contesti pericolosi. L’insieme del materiale rinvenuto suggerisce un percorso di radicalizzazione progressiva, caratterizzato da un interesse sempre più focalizzato su temi legati alla violenza e all’estremismo.Le indagini hanno rivelato anche il tentativo concreto del giovane di realizzare un dispositivo di detonazione e di manipolare un artificio pirotecnico comune, con l’obiettivo di potenziarne la capacità distruttiva in caso di esplosione. Questa azione, a testimonianza di un impegno attivo nella preparazione di attività potenzialmente lesive, sottolinea la pericolosità della situazione e la necessità di misure di prevenzione rigorose. L’attività investigativa in corso mira a ricostruire il contesto in cui si è sviluppato questo percorso di radicalizzazione, individuando possibili contatti e fonti di ispirazione che potrebbero aver contribuito alla sua adesione a ideologie estremiste e alla preparazione di azioni violente. L’azione dimostra l’importanza cruciale della cooperazione internazionale nella lotta al terrorismo e la necessità di un monitoraggio costante delle attività online per prevenire la diffusione di contenuti radicali e l’induzione alla violenza.
Perugia, arrestato per terrorismo: indagine con l’FBI
Pubblicato il
