La questione della sicurezza a Perugia è diventata un nodo cruciale nel dibattito politico locale, alimentato da un crescente allarme cittadino e amplificato dalla risonanza mediatica nazionale. L’attenzione puntata sulla città umbra, recentemente oggetto di servizi televisivi di ampio respiro come quelli andati in onda su Rete 4 nel format “Dritto e Rovescio”, rivela una profonda frattura tra l’approccio governativo e le posizioni assunte dalla maggioranza dei gruppi consiliari di opposizione.Mentre le piattaforme televisive nazionali hanno messo in luce problematiche di sicurezza radicate in diverse aree urbane, inclusi episodi di degrado e criminalità che colpiscono il tessuto sociale, la consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Margherita Scoccia, ha espresso preoccupazione per la netta contrarietà manifestata dai gruppi consiliari Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Azione, Anima Perugia, Perugia per la sanità pubblica e Orchestra per la Vittoria, nei confronti del DDL Sicurezza promosso dal governo Meloni.La consigliera Scoccia sottolinea come l’opposizione, con un ordine del giorno di ottobre mai discusso formalmente in Consiglio Comunale, abbia espresso un rifiuto categorico nei confronti di ogni articolo del provvedimento governativo, evidenziando una posizione ideologica che, a suo dire, si pone in contrasto con le reali esigenze di sicurezza dei cittadini. L’affermazione chiave della consigliera Scoccia radica il suo ragionamento sul principio che la sicurezza non rappresenta una minaccia alla libertà, bensì un suo prerequisito fondamentale. Una società libera, infatti, non può prosperare in un clima di insicurezza e di illegalità diffusa. La tutela della sicurezza pubblica, dunque, non è un atto repressivo, ma un investimento nella salvaguardia dei diritti e delle libertà individuali.Si tratta di una prospettiva che contrasta con la visione, spesso espressa dall’opposizione, che equipara le misure di sicurezza a restrizioni delle libertà civili. Un approccio che, a giudizio della consigliera Scoccia, ha portato a un lassismo nell’affrontare il problema della sicurezza, con conseguenze tangibili sulla qualità della vita dei cittadini.L’introduzione del DDL Sicurezza, quindi, viene interpretata come un tentativo di colmare questa lacuna, fornendo alle forze dell’ordine strumenti più efficaci per contrastare la criminalità e ripristinare un senso di sicurezza nella comunità. Il dibattito, lungi dall’essere risolto, si prospetta come un momento cruciale per definire le priorità politiche e affrontare, con coraggio e pragmatismo, le sfide che attendono la città di Perugia. La necessità di un confronto costruttivo, che superi le divisioni ideologiche e metta al centro il bene comune, si fa sempre più urgente.