La transizione verso una realtà urbana più ampia e complessa, come la futura Città di Pescara che nel 2027 vedrà la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, è intrinsecamente segnata da un periodo di aggiustamento e, inevitabilmente, da disagi. La sfida cruciale risiede nella capacità di comunicare in modo efficace la visione a lungo termine, convincendo la cittadinanza che i vantaggi futuri supereranno di gran lunga le difficoltà contingenti. Non si tratta di una semplice aggregazione amministrativa, ma della nascita di un nuovo polo urbano destinato a proiettarsi sulla scena internazionale, una vera e propria capitale dell’Adriatico, capace di attrarre investimenti, talenti e opportunità.Il percorso verso questa ambizione, come evidenzia il Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, affonda le sue radici nella storia stessa di Pescara, nata a sua volta dalla fusione di comuni limitrofi un secolo fa. Questo precedente storico fornisce un parallelo importante, dimostrando che la crescita urbana spesso richiede sacrifici iniziali per sbloccare un potenziale inespresso.L’entità di questa trasformazione si manifesta nella capacità di amplificare la forza attrattiva del territorio, incrementando la possibilità di accedere a finanziamenti, di pianificare interventi infrastrutturali più ambiziosi e di sviluppare progetti strategici su scala regionale e nazionale. L’esempio concreto del collegamento filoviario sulla Strada Parco, realizzato grazie a una collaborazione rapida ed efficiente tra gli enti locali, illustra il potenziale di sinergia che può derivare da questa nuova struttura urbana.Non si può ignorare, tuttavia, che il processo di integrazione comporta delle difficoltà operative. La gestione dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP), con la necessità di uniformare i software e le procedure, rappresenta un caso emblematico delle prime frizioni. Queste difficoltà, sebbene percepite in modo più acuto nel presente, non devono offuscare la visione del futuro.La chiave per superare questa fase di transizione risiede nella trasparenza e nel dialogo costante con la comunità, al fine di mitigare le preoccupazioni e di valorizzare le opportunità. L’obiettivo primario deve essere quello di costruire una narrazione positiva e inclusiva, che enfatizzi i benefici a lungo termine e che coinvolga attivamente i cittadini nella costruzione del nuovo futuro urbano. La Città di Pescara non è solo un progetto amministrativo, ma una promessa di crescita, sviluppo e prosperità per l’intera regione.
Pescara, Montesilvano, Spoltore: la sfida di una nuova capitale adriatica.
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