La recente analisi del Sole 24 Ore, che posiziona il Piemonte al terzo posto nella classifica dei governatori regionali, rappresenta per l’amministrazione una conferma e un impulso. Piuttosto che un semplice traguardo, questo piazzamento viene interpretato come un monito a intensificare ulteriormente l’azione amministrativa, a scavare più a fondo nelle complessità che ancora affliggono la regione.Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha espresso soddisfazione per il riconoscimento, sottolineando come esso rifletta il dedizione profusa in questi anni. Ma la sua dichiarazione si proietta oltre la celebrazione: il risultato va compreso nel contesto di una realtà regionale che, pur mostrando segnali positivi, continua a confrontarsi con sfide strutturali e contingenti.Il percorso di crescita e sviluppo del Piemonte è costellato di ostacoli, che spaziano dalla necessità di una riqualificazione industriale sostenibile alla gestione delle emergenze ambientali, passando per la ridefinizione dei servizi socio-sanitari e l’innovazione nel campo dell’istruzione. Il riconoscimento del Sole 24 Ore non deve quindi indurre a compiacimento, ma piuttosto stimolare una riflessione approfondita sulle strategie da implementare per affrontare le criticità emergenti.La firma del protocollo d’intesa con la Fondazione CRT, avvenuta in concomitanza con la pubblicazione della classifica, sottolinea l’importanza della collaborazione tra istituzioni pubbliche e soggetti privati per il perseguimento di obiettivi di interesse collettivo. Questo tipo di partnership, basata sulla condivisione di competenze e risorse, si rivela cruciale per affrontare le sfide complesse che attendono il Piemonte, come la transizione verso un’economia più verde e inclusiva, la promozione della ricerca e dell’innovazione, e la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico.In definitiva, il piazzamento nella classifica del Sole 24 Ore è un segnale positivo, ma va interpretato come un punto di partenza per un impegno ancora maggiore, finalizzato a costruire un futuro più prospero e resiliente per il Piemonte, un futuro che sappia coniugare crescita economica, sostenibilità ambientale e coesione sociale. La sfida è quella di trasformare il riconoscimento in un motore di progresso continuo, alimentato dalla passione, dalla competenza e dalla visione di tutti gli attori coinvolti.
Piemonte al terzo posto: Cirio, un riconoscimento che impegna.
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