Un evento delicato ha scosso la tranquilla aviosuperficie di Scarlino, in provincia di Grosseto, quando un monomotore Piper, proveniente dalla Svizzera, ha superato la soglia di atterraggio, concludendo la manovra con un impatto più lungo del previsto. La pista, una superficie erbosa di limitate dimensioni, estesa per circa 700 metri, ha rappresentato una sfida particolare per l’equipaggio, esposto alle variabili condizioni meteorologiche.L’incidente, fortunatamente senza conseguenze fatali, è stato attribuito principalmente all’effetto del vento in coda, una forza aerodinamica che ha agito in direzione opposta al movimento dell’aeromobile, estendendo la fase di atterraggio e riducendo la capacità del pilota di controllare la velocità di avvicinamento. Questo fenomeno, se non correttamente compensato, può portare a un superamento della pista, come accaduto in questo caso.Il Piper ha subito danni strutturali visibili, sebbene l’entità precisa sia in fase di valutazione da parte di periti aeronautici che verranno incaricati di determinare le cause precise dell’evento e di accertare la piena sicurezza del velivolo prima di consentirne il rientro in servizio.Il pilota, un uomo di 57 anni, e la passeggera, una donna di 54 anni, sono stati prontamente soccorsi dai vigili del fuoco e dal personale medico del 118. La rapidità di intervento e la professionalità dei soccorritori hanno permesso di stabilizzare le condizioni dei due feriti e di trasportarli, in ambulanza della Croce Rossa Italiana, presso l’ospedale Misericordia di Grosseto. La classificazione del codice di urgenza giallo indica una situazione di potenziale gravità, richiedente un monitoraggio costante e cure mediche immediate, pur non configurando una condizione immediatamente pericolosa per la vita.L’episodio solleva interrogativi sull’importanza di una scrupolosa valutazione delle condizioni meteorologiche, soprattutto in aviosuperfici caratterizzate da piste corte e potenzialmente esposte a venti variabili. La corretta interpretazione dei dati anemometrici e l’applicazione di tecniche di atterraggio specifiche per condizioni di vento in coda sono elementi cruciali per garantire la sicurezza dei voli, e la presente situazione potrebbe portare a una revisione delle procedure operative e dei protocolli di formazione dei piloti che operano in questo contesto. La comunità aeronautica locale ha espresso preoccupazione e augura una pronta guarigione ai feriti, sottolineando la necessità di apprendere da questo incidente per prevenire il ripetersi di simili situazioni.
Piper sbanda a Scarlino: pilota e passeggera ricoverati.
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