La corsa al ponte sullo Stretto è una sfida che va ben oltre le considerazioni politiche, è una questione di responsabilità che coinvolge non solo il governo italiano, ma anche la Commissione Europea. Sospendere i lavori è un dovere per evitare sprechi di risorse e priorizzare progetti strategici per lo sviluppo del Paese.Il Pnrr rappresenta una opportunità unica per investire in infrastrutture essenziali, tra cui il miglioramento delle condizioni della rete stradale e autostradale. Perché bloccare 14 miliardi di euro per un progetto che non è stato sottoposto a gara pubblica? La stessa società incaricata del ponte, lo Stretto di Messina, avrebbe dovuto essere selezionata tramite una procedura trasparente e onesta. Invece, il ministro Salvini ha scelto un’iter che solleva forti dubbi sulla sua legittimità.La Commissione Europea dovrà prestare la massima attenzione alla situazione del progetto del ponte sullo Stretto e valutare concretamente gli effetti della sottrazione di risorse destinate a opere urgenti per la sicurezza stradale. Il nostro Paese non può permettersi di perseguire progetti che, in ultima analisi, possono essere dannosi per l’economia e lo sviluppo.Domenica 17 luglio, il sindacato confederale della Cgil terrà un’assemblea pubblica a Messina. A questo importante evento saranno presenti rappresentanti di associazioni, strutture territoriali della Cgil e personalità politiche come Angelo Bonelli (Avs), Antonio Nicita (Pd) e Annalisa Corrado (Pd). Inoltre, la partecipazione sarà onorata dall’attuale Segretario Confederale della Cgil, Pino Gesmundo.L’appuntamento a Messina rappresenta l’occasione per chiedere un incontro formale con la Commissione Europea e presentare formalmente un esposto contro i progetti del Ponte. Speriamo che i nostri leader politici siano in grado di far ascoltare le nostre richieste e agire nella direzione giusta per il bene della nazione italiana.
Ponte sullo Stretto, la Cgil contro progetti ‘dannosi’ per l’Italia
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