Pordenonelegge: Un Dialogo Europeo tra Parole, Storia e FuturoDal cuore pulsante dell’Europa, Pordenonelegge, la rinomata Festa del libro e della libertà, si proietta verso la sua ventiseiesima edizione (17-21 settembre), rafforzando il suo ruolo di ponte culturale tra nazioni e idee. La manifestazione si presenta non solo come un evento letterario, ma come un vero e proprio osservatorio privilegiato sulle sfide e le opportunità che plasmano il nostro presente e futuro.In un gesto simbolico, la presentazione del percorso creativo e tematico del 2025 si è tenuta presso la Sala Altiero Spinelli, nel Parlamento Europeo, un luogo dedicato alla memoria di un pioniere dell’integrazione europea. Questa scelta non è casuale: il filo conduttore dell’edizione 2025 sarà dedicato all’Europa, declinando questo tema attraverso incontri, dialoghi e riflessioni che animeranno il centro storico di Pordenone, accogliendo un pubblico eterogeneo proveniente da tutta Italia e dal mondo.Michelangelo Agrusti, presidente di Fondazione Pordenonelegge, sottolinea l’importanza di questo legame con le istituzioni europee, riconoscendo il Parlamento Europeo come un interlocutore fondamentale per affrontare le complesse sfide che il continente si trova ad affrontare. In un contesto globale caratterizzato da incertezze e tensioni, Pordenonelegge si configura come un punto di riferimento per la riflessione critica e il dibattito costruttivo, alimentato dalla forza dei libri e delle storie che raccontano.La manifestazione non si limita a essere un mero aggregato di eventi culturali, ma si propone come un laboratorio di idee, un luogo in cui voci diverse si incontrano e si confrontano, promuovendo la comprensione reciproca e la costruzione di un futuro più inclusivo e sostenibile. Il plauso e la gratitudine di Pordenonelegge si rivolgono alla Presidente Roberta Metsola e all’europarlamentare Alessandro Ciriani per il loro supporto e la loro presenza all’evento di presentazione.L’impegno di Pordenonelegge si proietta anche verso il futuro, in vista del riconoscimento di Pordenone come Capitale Italiana della Cultura nel 2027. Gian Mario Villalta, direttore artistico, evidenzia come la città abbia saputo sviluppare un’identità unica nel panorama nazionale, grazie a un impegno culturale condiviso e a una profonda vocazione all’accoglienza. Pordenone non è solo un luogo di incontro per appassionati di letteratura e poesia, ma anche uno spazio di riflessione sulla realtà sociale e umana del nostro tempo, un punto di osservazione privilegiato sulle dinamiche che plasmano la nostra società. Il 2027 rappresenta un’ulteriore opportunità per consolidare questo ruolo di eccellenza e per proiettare Pordenone e la sua comunità su una scena nazionale e internazionale sempre più ampia e articolata.