La provincia di Potenza manifesta un impegno concreto e strutturato nel potenziamento della sicurezza urbana, attraverso un’iniziativa di ampio respiro che coinvolge la stragrande maggioranza dei comuni.
Trentotto enti locali hanno sottoposto alla Prefettura progetti dettagliati per l’implementazione di sistemi di videosorveglianza, aspirando a un finanziamento ministeriale che rappresenta una risorsa strategica per il rafforzamento della prevenzione e contrasto alla criminalità.
La somma complessiva destinata a questo intervento a livello nazionale si attesta a 24,5 milioni di euro, e i progetti presentati dai comuni potentini concorrono con un peso significativo, superando i cinque milioni di euro, di cui quasi 3,9 milioni richiedono cofinanziamento ministeriale.
Questa cifra sottolinea non solo l’importanza della sicurezza percepita dalle comunità locali, ma anche la loro capacità di pianificazione e programmazione di interventi mirati.
Il Prefetto Michele Campanaro, durante la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha sottolineato l’importanza della rigorosa valutazione dei progetti, compiuta in fase istruttoria, che ora saranno sottoposti al vaglio del Ministero.
I criteri di selezione non si limitano alla mera richiesta di finanziamento, ma tengono conto di parametri oggettivi e misurabili, quali l’indice di delittuosità, che riflette la reale necessità di interventi di prevenzione, e la sostenibilità finanziaria dimostrata da ciascuna amministrazione locale, elemento cruciale per garantire la continuità e l’efficacia dei sistemi di videosorveglianza nel tempo.
L’occasione è stata propizia per analizzare l’andamento della criminalità nel territorio provinciale.
I dati relativi ai primi sei mesi del 2025, confrontati con lo stesso periodo dell’anno precedente, evidenziano una tendenza incoraggiante alla diminuzione dei reati.
A livello provinciale, si registra una riduzione complessiva del 12,2%, mentre il comune capoluogo di Potenza ha conseguito un decremento dell’8,7%.
Questi risultati, pur essendo incoraggianti, richiedono un’analisi più approfondita, considerando la complessità dei fattori socio-economici e demografici che influenzano la criminalità.
È fondamentale interpretare questi dati non come una vittoria definitiva, ma come un incentivo a proseguire con maggiore determinazione gli sforzi volti a garantire la sicurezza dei cittadini e a promuovere un ambiente di convivenza pacifica e prospera.
L’implementazione di sistemi di videosorveglianza, combinata con strategie di prevenzione sociale e un rafforzamento della collaborazione tra forze dell’ordine e comunità locali, rappresenta un tassello fondamentale in questo percorso.