15 maggio 2025 – 12:33
La crisi post-sisma a Pozzuoli sta mostrando segni di normalizzazione, anche se ancora c’è molto lavoro da fare per riportare la città al suo precedente splendore. La recente riunione del Centro coordinamento soccorsi, convocata dal prefetto Michele di Bari dopo l’impatto devastante della scossa del 13 maggio scorso, ha reso noto un importante dato: a oggi sono venti le famiglie sfrattate dalle loro abitazioni, per un totale di sessantaquattro persone che sono state accolte in strutture dedicate, grazie all’impegno delle forze dell’ordine e degli enti locali. La riunione ha visto la partecipazione dei rappresentanti della Regione Campania, del Dipartimento della protezione civile, delle Asl Napoli 1 e 2, dei Vvf, dei vigili del fuoco, della Città Metropolitana di Napoli e dei comuni interessati. Un quadro complessivo che mostra come l’azione di soccorso sia stata rapida e organizzata.Una delle principali questioni affrontate durante la riunione è stato il tema dell’accoglienza: come riferito, sono stati richiesti alloggi per 18 persone all’hub Palatrincone di Monterusciello e per quattro persone presso l’hub di Bacoli. Queste strutture hanno garantito un luogo sicuro dove le famiglie potessero riparare dopo essere state sfrattate dalle loro case. Altre aree di attesa e accoglienza sono state mantenute operative a Bacoli e Pozzuoli, anche se nel capoluogo restano solo le strutture dell’ex Base Nato, dove è presente un presidio sanitario.Il quadro del soccorso ha subito un rallentamento con il completamento degli interventi da parte dei vigili del fuoco, che hanno ridotto già la notte scorsa il loro dispositivo di soccorso. Il sostegno delle squadre provenienti dalla regione è stato determinante per questo processo. La normalizzazione della vita a Pozzuoli è un processo complesso e lungo, ma si tratta di un passo importante verso la ripresa dei ritmi quotidiani.
