Il quadro economico pugliese nel 2024 rivela un’immagine complessa, caratterizzata da una discrepanza tra l’evoluzione del reddito familiare e la tenuta dei consumi. Il rapporto “Economie regionali, l’economia della Puglia” della Banca d’Italia mette in luce una crescita dello 0,7% del reddito disponibile per le famiglie, un segnale positivo sebbene contenuto, che contrasta con una debolezza persistente nella spesa, attestandosi a un modesto aumento dello 0,2% rispetto all’anno precedente.Questa dinamica suggerisce una tendenza all’accumulo di risparmi da parte delle famiglie, forse motivata da incertezze future o da una cautela diffusa, limitando l’impatto positivo della crescita del reddito sull’economia locale. Il dato, inserito in un contesto nazionale più ampio, evidenzia come la Puglia stia affrontando sfide strutturali che frenano la ripresa dei consumi.Analizzando l’andamento storico, il rapporto indica che nel 2023 la spesa media mensile per famiglia si aggirava intorno ai 2.000 euro, un valore significativamente inferiore – circa il 30% – rispetto alla media nazionale. Questa differenza sottolinea un divario di potere d’acquisto che permane e che necessita di interventi mirati per favorire una maggiore partecipazione delle famiglie pugliesi alla domanda aggregata.Il settore bancario regionale, come riflesso di questa situazione economica, presenta segnali contrastanti. Si registra una continua contrazione della rete di sportelli bancari, con una riduzione di ulteriori 18 unità nel 2024, portando il totale a 916. Questa tendenza, indotta anche dalla digitalizzazione dei servizi finanziari, solleva interrogativi sull’accessibilità e sulla prossimità dei servizi bancari, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.Allo stesso tempo, si osserva un incremento del credito bancario erogato a imprese e famiglie, pari allo 0,4%, con una crescita più accentuata nei primi tre mesi del 2024 (+0,9%). Questo dato indica una maggiore propensione delle banche a sostenere l’attività economica locale, ma la sua efficacia dipenderà dalla capacità delle imprese e delle famiglie di utilizzare tali finanziamenti per investimenti produttivi e consumi.L’aumento dei depositi bancari, attestatosi al 2,2% a fine 2024, è un altro indicatore da interpretare con attenzione. L’incremento dei depositi familiari (+1,9%) e aziendali (+3,2%) riflette, come detto, una propensione al risparmio, ma può anche segnalare una mancanza di alternative di investimento ritenute sicure e remunerative.In conclusione, l’economia pugliese nel 2024 mostra segnali di resilienza, ma anche fragilità. La crescita del reddito disponibile non si è tradotta in un corrispondente aumento dei consumi, e la rete bancaria continua a ridursi. Un’analisi più approfondita delle cause di queste dinamiche e l’adozione di politiche mirate a stimolare la domanda interna e a favorire l’innovazione e la competitività delle imprese saranno fondamentali per sostenere una crescita economica più equilibrata e duratura nel tempo. La sfida è quella di trasformare il potenziale derivante dalla crescita del reddito in una reale ripresa economica che coinvolga tutte le componenti della società pugliese.
Puglia 2024: Reddito in crescita, consumi deboli, sfide aperte.
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