Nel 2024, l’economia pugliese ha mostrato segnali di raffreddamento, registrando un incremento del Prodotto Interno Lordo dello 0,5%. Questo andamento, sebbene positivo, contrasta con l’inerzia più robusta del 2023 e si posiziona al di sotto sia della media del Mezzogiorno (0,9%) che di quella nazionale (0,7%), delineando un quadro di performance divergenti all’interno del tessuto economico italiano. I dati, dettagliatamente esposti nel rapporto “Economie regionali, l’economia della Puglia” della Banca d’Italia, suggeriscono una dinamica più complessa di quanto inizialmente previsto.Il settore industriale, tradizionalmente un motore di crescita per la regione, ha subito un periodo di stallo, con una contrazione dello 0,2%. Questa situazione riflette la persistente fragilità del contesto economico globale e la congiuntura interna, caratterizzata da una domanda piuttosto anemica. Nonostante il calo dei tassi di interesse, che avrebbe dovuto incentivare l’investimento, le imprese pugliesi hanno mantenuto una politica di investimenti sostanzialmente stabile, indicando una cautela diffusa e una riduzione dell’appetito al rischio. Il comparto delle costruzioni, pur mantenendo una crescita (+1.2%), ha assistito a un rallentamento rispetto alle performance più vigorose del triennio precedente. Questa dinamica è dovuta in parte alla riduzione dell’utilizzo del Superbonus, che aveva precedentemente stimolato significativamente il settore, ma è stata in parte compensata dai finanziamenti derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che hanno sostenuto specifici progetti infrastrutturali.Il settore terziario, pilastro dell’economia pugliese, ha registrato una crescita modesta dello 0,4%, inferiore a quella osservata nell’anno precedente. Il commercio al dettaglio ha subito l’impatto di un quadro di consumi interni deboli, mentre il turismo, per contro, ha continuato a beneficiare di un aumento dei flussi turistici, con incrementi dell’11% negli arrivi e dell’8,5% nelle presenze. Questo dato evidenzia la resilienza del settore turistico, capace di resistere alle turbolenze economiche, ma sottolinea anche la sua dipendenza da fattori esterni e dalla capacità di attrarre visitatori internazionali.L’analisi complessiva suggerisce che l’economia pugliese, pur mantenendo una traiettoria di crescita positiva, si trova ad affrontare una fase di transizione, caratterizzata da una maggiore incertezza e da una necessità di adattamento ai cambiamenti globali. L’efficace gestione dei fondi del PNRR e la capacità di stimolare l’innovazione e la competitività delle imprese saranno elementi cruciali per rilanciare la crescita economica della regione e ridurre il divario con il resto del Paese. La fragilità del commercio al dettaglio, inoltre, richiede interventi mirati per sostenere i consumi e incentivare l’acquisto di prodotti locali, contribuendo così a rafforzare l’economia regionale.
Puglia, economia in rallentamento: crescita a +0,5% nel 2024
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