Il bilancio del questore Giuseppe Ferrari, al termine di un intenso mandato a Potenza, traccia un quadro complesso e incoraggiante. Più che una semplice riduzione delle statistiche criminali, il suo operato si è rivelato un investimento strategico nel tessuto sociale lucano, mirando a costruire una sicurezza partecipata e duratura. La diminuzione della criminalità, osservata in un contesto post-pandemico segnato da nuove fragilità sociali, non deve essere interpretata come un punto di arrivo, bensì come un punto di partenza per un impegno ancora più mirato.L’attenzione primordiale è stata rivolta ai giovani, attraverso iniziative di prevenzione mirate nelle scuole e un’azione di prossimità sul territorio, riconoscendo la loro vulnerabilità e il ruolo cruciale che svolgono nel futuro della comunità. Parallelamente, si è operato per proteggere le fasce più deboli della popolazione, con una campagna di sensibilizzazione che ha contribuito a contrastare le truffe ai danni degli anziani, spesso vittime di manipolazione e disinformazione. La lotta ai furti in abitazione ha visto l’introduzione di modelli di collaborazione innovativi, come i gruppi di vicinato, un’iniziativa promossa con l’appoggio del prefetto che ha restituito ai cittadini un senso di responsabilità condivisa e di controllo del proprio ambiente.Il questore ha enfatizzato l’importanza di una “squadra-Stato”, una struttura collaborativa che ha permesso di ottimizzare le risorse e di coordinare gli interventi in modo più efficace. L’arrivo del nuovo questore, Raffaele Gargiulo, proveniente da Pisa, segna una fase di transizione, ma l’eredità del suo predecessore si proietta verso il futuro con l’annuncio di un potenziamento della presenza di volanti sul territorio e l’implementazione di un avanzato sistema di videosorveglianza con lettura targhe presso il commissariato di Melfi. Quest’ultima iniziativa, in particolare, testimonia un impegno concreto nell’adozione di tecnologie innovative per la prevenzione e l’investigazione dei reati.Ferrari ha espresso un profondo senso di gratitudine per l’esperienza vissuta a Potenza, sottolineando la ricchezza umana e professionale derivante dall’accoglienza e dal rispetto ricevuti dalla comunità. Ha riconosciuto il ruolo fondamentale delle istituzioni civili, militari e religiose, con le quali si è instaurato un proficuo dialogo e una collaborazione sinergica, finalizzata alla tutela del bene pubblico e alla sicurezza dei cittadini. Questa sinergia, basata su un modello di cooperazione istituzionale virtuoso, rappresenta un patrimonio prezioso da preservare e consolidare nel tempo, per garantire un futuro di sicurezza e prosperità per la Basilicata.
Questore Ferrari: un bilancio tra sicurezza, prevenzione e comunità.
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