L’Italia si impegna a raggiungere entro il 2024 un significativo incremento delle risorse finanziarie destinate alla difesa, con l’obiettivo di raggiungere il 2% del PIL annuo per spese militari. Questa decisione è stata ribadita nel corso della riunione del Consiglio Supremo di Difesa (CSD), la massima autorità consultiva e coordinatrice in materia di difesa, riunitasi presso il Quirinale.Il documento finale della riunione sottolinea l’importanza dell’Alleanza Atlantica come garanzia primaria contro le minacce esterne, anche in un contesto geopolitico sempre più complesso e dinamico. L’Italia riconosce quindi la fondamentale funzione di deterrenza svolta dalla NATO, ribadendo l’indissolubile legame tra i propri interessi nazionali e la sicurezza collettiva garantita dall’Alleanza.La partecipazione italiana alle missioni militari condotte in nome della NATO è stata definita un aspetto essenziale per rafforzare l’autorevolezza e l’influenza strategica dell’Italia a livello internazionale. La capacità e la determinazione dei contingenti italiani sono, infatti, considerate fondamentali per contribuire alla gestione delle emergenze e allo sviluppo di politiche comuni in materia di sicurezza. In questo contesto, l’obiettivo del raggiungimento del 2% del PIL per spese militari costituisce un elemento chiave per garantire la presenza e l’influenza dell’Italia sulla scena internazionale.