I presidenti delle due Camere parlamentari dovrebbero intervenire senza indugio per sciogliere la grave situazione di stallo nella commissione di vigilanza della Rai, il servizio pubblico televisivo italiano. Le opposizioni hanno espresso questo desiderio con forza in apertura dei lavori alla Camera dei deputati a Montecitorio dopo che si è verificata una nuova “fumata nera” nel voto per eleggere il nuovo presidente della repubblica, evento che ha suscitato grande scalpore e insoddisfazione. Il capogruppo democristiano in commissione, Stefano Graziano, ha dichiarato che la maggioranza non partecipa alle votazioni e si ostacola reciprocamente impedendo di raggiungere una soluzione, ma l’aspetto più grave è che tiene sotto scacco i lavori della stessa commissione vigilanza. Questa dinamica politica è particolarmente irritante in quanto crea un clima di blocco e immobilismo istituzionale. Inoltre, le opposizioni hanno evidenziato come tale comportamento sia una violazione dei doveri istituzionali del Parlamento nel fornire una valutazione sull’operato del presidente della Rai. Questa figura non può essere conferita senza l’approvazione delle due Camere, in quanto stabilito dalla legge costituzionale che disciplina i rapporti tra Stato e servizi pubblici radiotelevisivi.