Riforma del Bollo Auto: Un Nuovo Modello per la Gestione e la TrasparenzaUn significativo cambiamento si profila all’orizzonte per la gestione del bollo auto, con una riforma strutturale che punta a modernizzare il sistema e semplificare gli adempimenti per i contribuenti. La novità, attualmente in fase di approvazione legislativa, introduce modifiche sostanziali che entreranno in vigore a partire dal 2026, focalizzandosi primariamente sulle auto immatricolate a partire da quella data.Il cuore della riforma risiede nella ridefinizione delle scadenze di pagamento. Attualmente caratterizzata da un sistema frammentato e legato a tempistiche variabili a seconda della tipologia di veicolo e delle normative regionali, il pagamento del bollo auto per i veicoli nuovi sarà dovuto entro l’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione. Questo cambiamento mira a fornire una maggiore chiarezza e prevedibilità per i cittadini, eliminando le incertezze legate alle scadenze diverse. Pur mantenendo l’autonomia delle Regioni nella definizione delle politiche tributarie locali, la riforma incoraggia l’adozione di scadenze quadrimestrali per alcune categorie di veicoli, promuovendo una maggiore uniformità a livello nazionale.La riforma non si limita a una semplice riorganizzazione delle scadenze. Introduce anche una rilevante innovazione tecnica nella gestione dei passaggi di proprietà dei veicoli usati. In caso di cessione, gli acquirenti, gli usufruttuari o i locatari finanziari saranno considerati soggetti passivi a partire dal primo giorno del periodo tributario. Questa modifica risolve problematiche complesse e potenziali contenziosi derivanti dai passaggi di proprietà che avvengono durante il mese di pagamento, soprattutto quando coinvolgono diverse regioni. L’obiettivo è eliminare la necessità di richieste di rimborso e garantire una maggiore coerenza nell’applicazione delle regole a livello nazionale, una esigenza da tempo condivisa dagli operatori del settore e dalle diverse regioni.Un ulteriore aspetto cruciale della riforma riguarda la gestione del bollo auto per i veicoli sottoposti a fermo amministrativo, le cosiddette “ganasche fiscali”. Precedentemente esenti dal pagamento a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale del 2017, questi veicoli saranno ora soggetti al tributo a partire dal 2026. Questa modifica mira a garantire una maggiore equità nel sistema fiscale e a colmare una lacuna interpretativa.La riforma intende inoltre alleggerire gli oneri burocratici per i commercianti di veicoli usati. La cessione di un veicolo da parte di un soggetto privato a un commerciante interromperà l’obbligo del pagamento del bollo solo se la transazione viene trascritta al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). È prevista una finestra temporale di 60 giorni per la trascrizione e l’eliminazione di un registro quadrimestrale, precedentemente gravoso per il PRA e per i venditori.In sintesi, la riforma del bollo auto rappresenta un passo significativo verso un sistema più efficiente, trasparente e uniforme, con benefici tangibili per i contribuenti e una semplificazione degli adempimenti amministrativi. Le modifiche introdotte, attualmente in fase di valutazione parlamentare, contribuiranno a modernizzare la gestione del tributo e a garantire una maggiore equità nel sistema fiscale italiano.