Nel cuore del Parco Nazionale Val Grande, un’oasi di natura selvaggia e inaccessibile, il rifugio Pian Vadà si appresta a riaccogliere gli appassionati della montagna. Situato a 1712 metri di altitudine, nel comune di Aurano (VCO), il rifugio, simbolo di un’ospitalità alpina essenziale, ha subito un intervento di restyling volto a garantirne la fruibilità e la sicurezza.L’accessibilità, elemento cruciale per un’esperienza montana positiva, era stata temporaneamente compromessa da un danneggiamento del sistema di apertura automatizzato, un meccanismo che prevede l’utilizzo di un codice personale, inviato via email dopo la prenotazione. Questa soluzione, introdotta per favorire un utilizzo responsabile della struttura non gestita, ha richiesto un’attenta revisione e riparazione.La riapertura di Pian Vadà non è un mero evento operativo, ma un manifesto dell’impegno del Parco Nazionale Val Grande verso la salvaguardia e la valorizzazione dell’intera rete di rifugi e bivacchi alpini, luoghi spesso silenziosi sentinelle di panorami mozzafiato e custodi di storie di uomini e donne che hanno affrontato e conosciuto la montagna. L’obiettivo primario è assicurare un accesso sicuro e fruibile, ma il Parco aspira a promuovere una nuova cultura dell’escursionismo, fondata sull’autonomia del visitatore, sul profondo rispetto per l’ambiente montano, e sulla piena consapevolezza dei rischi e delle responsabilità che l’escursionismo comporta. Si tratta di un approccio che mira a responsabilizzare l’escursionista, trasformandolo da semplice utente a custode attivo del territorio.Per celebrare questa rinascita e incoraggiare un rapporto più consapevole con l’ambiente alpino, il Parco ha organizzato un’iniziativa speciale: un’escursione guidata che si concluderà con un conviviale pranzo offerto dal Gruppo Alpini di Aurano. Questa occasione rappresenta un’opportunità unica per immergersi nella bellezza del Val Grande, apprendere dalle guide esperte e condividere un momento di convivialità e celebrazione della montagna. L’iniziativa si configura come un ponte tra tradizione e innovazione, tra l’accoglienza alpina e la promozione di un turismo sostenibile e responsabile.