Quarant’anni dopo la pubblicazione di “Rimini” di Pier Vittorio Tondelli, la città romagnola si fa palcoscenico di una celebrazione che trascende la semplice commemorazione, configurandosi come un’indagine poliedrica sull’eredità culturale e sociale degli anni Ottanta.
“Rimini 80.
E tu dov’eri nel 2025?” non è un tributo nostalgico, bensì un’immersione dinamica e provocatoria, un’esplorazione multimediale che abbraccia musica, letteratura, arte visiva e performance, interrogando il presente alla luce del passato.
Il cartellone eventi, attivo dal 26 giugno fino all’autunno, si articola in un percorso esperienziale che decostruisce l’immaginario tondelliano, svelando la complessità di un’epoca segnata da contraddizioni e ambivalenze.
L’apertura, intitolata “Apocalisse, ora”, evoca il capitolo conclusivo del romanzo e si traduce in un’esperienza clubbing nell’Arena Francesca da Rimini, con i suggestivi dj set di Luca Trevisi e Flavio Vecchi, figure emblematiche della Villa delle Rose, epicentro di un fermento culturale che ha plasmato l’identità di una generazione.
Il programma si sviluppa con una varietà di appuntamenti che spaziano dai set di Meo e Daniele Baldelli, pilastri della scena musicale underground, a incontri stimolanti con Pierfrancesco Pacoda e Micaela Zanni, fino a incursioni nell’estetica e nella riflessione della rassegna “Percuotere La mente”.
Il ciclo ospita figure carismatiche come Mauro Pagani, con la sua Crêuza de mä, Vasco Brondi, navigatore della Hollywood dell’Est, e l’indimenticabile Midge Ure, voce degli Ultravox, che suggella il mese di agosto con un concerto memorabile.
La Milanesiana, con la direzione artistica di Elisabetta Sgarbi, arricchisce l’offerta con un incontro al Teatro Galli dedicato a Enrico Ruggeri, autore di un’autobiografia che esplora le molteplici sfaccettature dell’esistenza.
Un elemento centrale della celebrazione è la mostra fotografica di Marco Pesaresi, un viaggio visivo nel cuore della Rimini reale e immaginata da Tondelli.
L’esposizione, allestita nei Palazzi dell’Arte a partire dal 13 settembre, offre uno sguardo inedito sulla città, rivelando immagini a colori mai pubblicate prima, accanto agli iconici scatti in bianco e nero che hanno definito un’epoca.
Queste fotografie catturano l’essenza di una Rimini marginale e autentica: i locali notturni pulsanti di energia, i corpi esibiti e desideranti, i confini sfumati tra legalità e illegalità, le strade che si fanno specchio di sogni, rischi e sopravvivenza.
L’iniziativa non si limita a riproporre il passato, ma lo utilizza come lente d’ingrandimento per analizzare il presente, invitando a riflettere sulle dinamiche sociali, culturali e artistiche che continuano a plasmare la nostra realtà.
“Rimini 80.
E tu dov’eri nel 2025?” è un percorso di scoperta, un invito a confrontarsi con un’eredità complessa e affascinante, un’occasione per interrogarsi sul futuro alla luce del passato.