L’anno trascorso si è rivelato un crocevia complesso, intriso di sfide che, pur nella loro apparenza ardua, si sono trasformate in un catalizzatore di crescita e un’opportunità imprescindibile per un rinnovamento strutturale.
L’impegno è stato intenso, gravido di incombenze che richiedevano una gestione meticolosa e una visione strategica a lungo termine.
Dalla revisione statutaria, perno fondamentale di ogni istituzione, all’aggiornamento dei regolamenti interni e alla riprogettazione delle procedure operative, ogni elemento è stato esaminato e rimodellato per garantire efficienza, trasparenza e coerenza con le nuove esigenze del contesto socio-economico.
L’attenzione particolare rivolta alla governance delle partecipate e la capacità dimostrata nell’eludere il rischio di commissariamento testimoniano un lavoro profondo e consapevole, mirato a consolidare la stabilità e la credibilità dell’ente.
La resilienza mostrata, in un periodo di incertezze, ha permesso di preservare un patrimonio di inestimabile valore per il territorio piemontese.
La presidente Anna Maria Poggi ha guidato questa fase delicata con una leadership che ha saputo coniugare fermezza e diplomazia, affrontando le difficoltà con coraggio e un profondo senso di responsabilità.
La sua azione si è distinta per la trasparenza, la correttezza e il rispetto delle dinamiche istituzionali, elementi cruciali per mantenere la fiducia dei partner e degli stakeholder.
L’accordo siglato con il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, segna un passo significativo verso una collaborazione sinergica e un impegno condiviso per il futuro del Piemonte.
L’investimento di 8 milioni di euro, destinato a sostenere iniziative culturali, progetti di inclusione sociale, attività formative e la promozione del territorio, rappresenta un segnale forte di fiducia e un contributo concreto allo sviluppo economico e sociale della regione.
Come osservatore esterno, si può riconoscere a Poggi una capacità notevole nell’aver gestito un periodo particolarmente delicato, preservando un patrimonio fondamentale per la Regione.
Un patrimonio che, in un panorama nazionale caratterizzato da crescenti difficoltà, rappresenta una risorsa unica e preziosa, capace di fornire un sostegno concreto alle iniziative pubbliche e alle esigenze della comunità.
L’importanza di questa eredità, riconosciuta dallo stesso presidente Cirio, sottolinea il ruolo strategico della Fondazione Crt nel tessuto socio-economico piemontese, un ruolo che si rafforza grazie alla visione e all’impegno profuso in questi mesi cruciali.