Riorganizzare il sistema sanitario regionale, ponendo il benessere del cittadino al cuore di ogni decisione, rappresenta un imperativo etico e strategico per la Basilicata.
L’auspicio è quello di superare modelli di assistenza frammentati e reattivi, orientandosi verso un approccio integrato, proattivo e centrato sulla persona.
Questo ambizioso obiettivo si concretizza nell’elaborazione del Piano Regionale Integrato della Salute (PRIS), un documento che ambisce a ridisegnare il futuro dell’assistenza sanitaria in regione.
L’Assessore Regionale alla Salute, Cosimo Latronico, ha annunciato l’avvio di una fase cruciale di consultazione pubblica, evidenziando la volontà di costruire un piano che rifletta non solo le esigenze dell’amministrazione, ma anche quelle reali dei cittadini, dei professionisti sanitari e delle rappresentanze sindacali.
Questi incontri, in programma a Matera, non sono semplici adempimenti burocratici, ma veri e propri momenti di ascolto attivo e di co-progettazione.
La giornata del 11 luglio si articola in due sessioni distinte, pensate per favorire un dialogo aperto e costruttivo.
La prima, dedicata al tavolo istituzionale, prevede un confronto diretto con gli attori chiave del sistema sanitario regionale.
La seconda, focalizzata sulla sanità privata, sulle società scientifiche e sui sindacati, mira a raccogliere contributi specifici e a individuare soluzioni condivise.
Laboratori tematici, strutturati per affrontare questioni specifiche, consentiranno di approfondire le problematiche e di generare proposte innovative.
Il percorso partecipativo, che si protrarrà fino al mese di settembre, non si esaurirà con questi incontri.
L’amministrazione regionale si impegna a raccogliere, valutare e integrare tutti i feedback ricevuti, al fine di elaborare una proposta finale robusta e condivisa.
Successivamente, il documento sarà sottoposto all’approvazione della Giunta regionale e, infine, al Consiglio regionale, segnando un passaggio formale ma significativo verso la sua implementazione.
Il PRIS non è semplicemente un piano di riforma, ma un vero e proprio progetto di trasformazione culturale.
Si tratta di abbandonare una logica di gestione per crisi, per abbracciare un modello di assistenza orientato alla prevenzione, alla promozione della salute e alla gestione integrata delle malattie croniche.
Si tratta di costruire una rete di servizi sanitari territoriali, accessibili, equamente distribuiti e in grado di rispondere alle esigenze specifiche di ogni comunità.
Si tratta, in definitiva, di passare da un sistema “pensato” per i pazienti, a un sistema “progettato” con i pazienti, per il loro benessere.
L’obiettivo finale è un cambiamento di paradigma: dalla frammentazione alla coesione, dalla distanza alla prossimità, dall’emergenza alla prevenzione, costruendo una Basilicata più sana e più equa per tutti.