mercoledì, 21 Maggio 2025
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Ritrovandomi a dover affrontare i ricordi del crollo della gru in via Genova, ho cercato di proteggermi dal trauma e dalla verità.

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Ritrovandomi a dover affrontare i ricordi di quel fatidico 18 dicembre 2021, ho cercato di imprimere nella mia mente l’oblio come un baluardo protettivo contro le emozioni che ancora persistono. Il crollo della gru in via Genova non fu per me solo uno degli eventi traumatici che hanno segnato la mia esistenza, ma anche una dolorosa testimonianza di come il mondo possa prendere improvvisamente forma contro le nostre intenzioni.Oggi, al tribunale di Torino, ho tentato di ridurre i ricordi a un ordine logico, facendomi perdonare le incoerenze che si sono manifestate tra le dichiarazioni rese durante l’indagine e quelle pronunciate nell’aula. Il trauma è tale che può rendere difficile afferrare con precisione ciò che accadde; tuttavia, ho cercato di non fuggire dalla verità.Mentre parlavo a giudici e procuratore, i ricordi si presentavano in una successione confusa. Ricordo la sensazione di trovarmi proprio sotto il braccio della gru appena terminata di montare; poi, il grido disperato del mio collega “scappa scappa” ancora echeggia nella mia mente. Il braccio dell’autogru che piegava su se stesso fino a spezzarsi e la fuoriuscita d’olio che sembrava infinita. In quel precario istante, il colpo di martello della catastrofe si scatenò.Ho ricordato l’impressione di notare come tutta la struttura edile restasse stabile, tranne una frazione di secondo dopo. La torre che cadeva con tutto il resto è un ricordo impossibile da cancellare. Nonostante ciò, sono stato costretto a ritirarmi inizialmente, ma appena ho trovato il coraggio, sono tornato al cantiere.La scena del soccorso è uno dei momenti più crudi che io abbia mai vissuto. Cercavo di rianimare i ragazzi che, fra l’altro, ne aveva ancora uno che stava respirando. La mia voce non faceva altro che ripetere la stessa frase “non morire, non morire” come un incantesimo disperato per fermare il passo della morte.Al processo si affronta l’inchiesta sulle responsabilità, con cinque persone imputate, tra cui tre legati alle ditte coinvolte, accusate di disastro e cooperazione in omicidio colposo. Le domande sulle condizioni di lavoro del cantiere nel giorno precedente furono un momento difficile da affrontare.

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