Un’operazione di ampio respiro, denominata “Roma Pulita”, ha portato all’arresto di nove individui e ha messo in luce la capillare presenza di reti di spaccio di stupefacenti nel tessuto urbano della capitale. L’azione, orchestrata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, si è concentrata su aree strategiche, spesso punti di aggregazione giovanile, rivelando un’organizzazione complessa e ramificata, volta a soddisfare la domanda di sostanze illecite.L’attività di contrasto ha svelato profili diversi, da giovani romani coinvolti in piazze di spaccio a cittadini stranieri che gestivano veri e propri canali di approvvigionamento. Nel quartiere Alessandrino, un venticinquenne è stato colto in flagranza di reato con un ingente quantitativo di cocaina (45 grammi, suddivisi in 72 dosi), hashish e una somma di denaro contante di oltre 21.000 euro, suggerendo un coinvolgimento in attività di natura più ampia del semplice spaccio al dettaglio. L’ammontare del denaro sequestrato, infatti, implica una certa capacità di gestione e reinvestimento del denaro sporco.Similmente, l’arresto di un trentaseienne a Largo di Porta San Pancrazio, con un’auto Bmw carica di cocaina, crack e denaro, ha portato al rinvenimento di un’agenda che documentava transazioni e clienti, fornendo elementi preziosi per l’identificazione di ulteriori complici e l’analisi delle dinamiche di rete. Questo dettaglio sottolinea come lo spaccio non sia un’attività casuale, ma un’attività organizzata e gestita.L’operazione ha inoltre rivelato l’utilizzo di veicoli a noleggio per la distribuzione della droga, come nel caso dell’arresto di un trentenne e una trentaquattrenne nei pressi di un locale, e la diversificazione delle sostanze illecite offerte, con cocaina e crack presenti in diverse piazze. L’arresto del ventinovenne in moto, con un notevole quantitativo di stupefacenti, suggerisce una mobilità e capacità di elusione delle forze dell’ordine.Particolarmente significativa è l’azione compiuta al Quarticciolo, dove l’arresto di una donna sorpresa a cedere una dose a un giovane, culminato in una rocambolesca fuga e nel successivo ritrovamento di ulteriori dosi di crack, mette in luce la vulnerabilità dei giovani e l’audacia dei trafficanti. L’arresto del cittadino egiziano che nascondeva dosi di cocaina tra i detriti di laterizi, sottolinea la capacità di adattamento e l’ingegnosità utilizzate per occultare la merce e eludere i controlli. La presenza di cittadini egiziani in diverse piazze, come confermato anche dall’arresto a Piazza Trilussa, evidenzia la dimensione transnazionale del fenomeno.Le sostanze sequestrate, comprendenti cocaina, hashish e crack, e il denaro contante rinvenuto, forniscono elementi utili per quantificare il giro d’affari illecito e per ricostruire le filiere di approvvigionamento. L’operazione “Roma Pulita” rappresenta un impegno concreto delle forze dell’ordine per contrastare il traffico di stupefacenti e tutelare la sicurezza dei cittadini, soprattutto dei giovani, esposti al rischio di dipendenza e devianza sociale. Le indagini proseguono per identificare ulteriori complici e smantellare completamente le organizzazioni criminali coinvolte.
Roma Pulita: Arrestati nove spacciatori, svelata rete criminale
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