Roma, città di straordinaria bellezza e profonda complessità, si trova di fronte a una sfida cruciale: superare una paralisi amministrativa non imputabile a inefficienza intrinseca, bensì a un intricato labirinto di normative e interessi consolidati. Francesco Gaetano Caltagirone, in occasione dell’evento “L’Italia si trasforma – Una sfida Capitale”, organizzato dal Messaggero, sottolinea con chiarezza la necessità di un’urgente revisione del sistema, un vero e proprio “sgretolamento” delle strutture che ne ostacolano il progresso.L’esperienza recente lo dimostra: Roma ha brillato durante eventi di portata eccezionale come il Giubileo, il lutto e l’elezione papale, e le manifestazioni sportive di rilievo internazionale. Queste occasioni hanno rivelato una capacità di risposta e un’organizzazione impeccabili, frutto di un coordinamento rapido e di una gestione flessibile delle risorse. La domanda che Caltagirone pone, con acume, è questa: perché una città che riesce a eccellere in condizioni di sovraccarico, fatica a funzionare in condizioni normali?La risposta risiede, probabilmente, in un accumulo di regole obsolete, spesso frutto di compromessi e difese di interessi particolari, che irrigidiscono il processo decisionale e soffocano l’innovazione. La “normalità” amministrativa, in questo contesto, si rivela un campo minato, dove ogni iniziativa si scontra con la resistenza di un sistema ancorato al passato.L’analogia con la situazione a Napoli offre una prospettiva illuminante. La città partenopea, dopo anni di declino, sta vivendo una rinascita grazie a un cambio di mentalità e all’adozione di un approccio più dinamico e orientato al futuro. Il nuovo sindaco, Gaetano Manfredi, sta introducendo cambiamenti significativi, non solo a livello amministrativo, ma soprattutto culturale, dimostrando come la visione e la leadership possano innescare una trasformazione profonda.La chiave del successo, come evidenzia Caltagirone, risiede nella capacità di liberarsi da schemi mentali limitanti, di abbracciare nuove idee e di promuovere un clima di fiducia e collaborazione. Non si tratta di eliminare le regole, ma di riformarle, rendendole più adatte alle esigenze del presente e del futuro. È necessario un processo di evoluzione che coinvolga tutti gli attori della società, dai vertici dell’amministrazione ai cittadini, per creare una città più efficiente, più vivibile e più proiettata verso il progresso. La sfida è ardua, ma le potenzialità di Roma sono immense, e la sua rinascita è essenziale per il futuro dell’Italia.
Roma: Sbloccare la Capitale, tra eredità e futuro.
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