La stagione di Florent Ghisolfi alla guida dell’area sportiva della Roma volge al termine, sancendo una separazione consensuale tra il dirigente e la società capitolina. L’ufficialità, formalizzata in un comunicato che nei prossimi giorni completerà le procedure, segna una svolta nella gestione sportiva del club. Questa decisione, maturata a seguito di un’analisi approfondita delle dinamiche interne e delle prospettive future, apre un nuovo capitolo per la Roma, con la dirigenza ora impegnata nella ricerca di un profilo in grado di imprimere una visione strategica coerente e condivisa.L’attenzione si concentra ora sulla definizione del nuovo direttore sportivo. Tra i candidati emersi, spicca il nome di Paolo Maldini, figura di spicco nel panorama calcistico italiano, noto per la sua competenza e la sua esperienza. La sua possibile candidatura segnala l’ambizione della Roma di rafforzare la propria struttura e di competere ad alti livelli. Accostato al club anche Monchi, già precedentemente attivo nella società giallorossa, a testimonianza della volontà di attingere a un bacino di competenze consolidate.Parallelamente, si delinea un riassetto anche a livello di consulenza legale. L’addio di Lorenzo Vitale, figura chiave nel rapporto tra i Friedkin e la società, segna un ulteriore cambiamento, suggerendo una possibile revisione delle strategie e delle modalità di gestione degli affari legali del club. Questa decisione potrebbe preludere a un rinnovato focus sulle relazioni con gli stakeholder esterni e sulla gestione dei contratti.L’imminente presentazione di Gian Piero Gasperini, affiancato da Simone Ranieri, al centro di Trigoria, focalizza l’attenzione sulla nuova era tecnica che si appresta a iniziare. Gasperini, con la sua filosofia improntata all’organizzazione e alla ricerca della continuità di gioco, rappresenta una scommessa per il futuro, mentre la presenza di Ranieri, figura di profonda esperienza, suggerisce un approccio pragmatico e attento alla gestione del gruppo. L’obiettivo primario sarà quello di ridare solidità e competitività alla squadra, gettando le basi per un percorso di crescita duraturo. La transizione, seppur complessa, è intesa come un’opportunità per rinnovare l’identità sportiva della Roma e per riconnettere la squadra con la passione dei suoi tifosi. L’attenzione ora è rivolta alla costruzione di un progetto solido e vincente, capace di restituire alla Roma il prestigio che le appartiene.
Roma, svolta: addio Ghisolfi, Maldini e Monchi nel mirino.
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