Il Gruppo Roncadin ha deciso di interrompere l’avanzata verso l’acquisizione della società Tirso, mettendo a rischio la salvaguardia industriale e occupazionale del sito di Muggia (Trieste). La Regione Friuli Venezia Giulia ha ricevuto una comunicazione formale dal Gruppo e ha espresso la propria insoddisfazione per tale decisione.Secondo le informazioni rilasciate da Roncadin, i recenti sviluppi, in particolare quelli che sono stati evidenziati a partire da fine marzo, hanno fatto emergere molteplici incognite relative ai costi effettivi della cessione e ai tempi di attuazione. Ciò ha reso impossibile per il Gruppo garantire un accordo vantaggioso per entrambe le parti coinvolte.L’Amministrazione regionale, che era stata in contatto con Roncadin sin dal 19 marzo, aveva già riconosciuto l’interesse della Regione a promuovere un accordo di programma relativo a un nuovo insediamento produttivo nel settore alimentare nell’area Coselag a Muggia. Tuttavia, la decisione di Roncadin ha sortito un effetto contrario, lasciando aperta la possibilità che il sito di Muggia potrebbe rimanere senza una nuova destinazione d’uso.Gli assessori al Lavoro e alle Attività produttive hanno espresso la propria delusione per tale sviluppo, sottolineando l’importanza di trovare una soluzione che tuteli la vocazione industriale del sito di Muggia e i posti di lavoro. In questo contesto, l’Amministrazione regionale continuerà a lavorare in sinergia con le parti sociali e il territorio per trovare un accordo che risolva la situazione in modo positivo.La decisione di Roncadin ha sollevato una serie di domande circa i motivi che hanno condotto al cambiamento d’opinione. È possibile che l’amministrazione regionale e il Gruppo Roncadin abbiano seguito percorsi diversi, portando a una divergenza nelle strategie? O forse vi sono state pressioni interne o esterne che hanno influenzato la scelta di Roncadin?In ogni caso, l’effetto della decisione è stato quello di aprire nuove prospettive per il futuro del sito di Muggia. È possibile che una nuova impresa possa interessarsi a quel territorio e garantire una continuità produttiva nella zona. Tuttavia, anche in questo scenario, ci sono ancora molti ostacoli da superare prima di raggiungere un accordo soddisfacente per tutti gli attori coinvolti.La vicenda del sito di Muggia è solo uno degli esempi di come le dinamiche economiche e sociali possano influenzarsi a vicenda. È necessario un approccio partecipativo e collaborativo tra pubblico e privato per trovare soluzioni che tutelino gli interessi delle comunità locali e dei lavoratori, senza trascurare la sostenibilità ambientale.
Roncadin annulla l’acquisto della Tirso: rischio occupazionale a Muggia
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